A Pechino va in scena il terzo forum Bri, Belt and Road Initiative, in cui si ritrovano, tra gli altri, anche Vladimir Putin e Viktor Orban. In questa occasione i due sono stati protagonisti di un colloquio a due, in cui il presidente della Russia ha ribadito la non volontà di uno scontro diretto con l’Ungheria, così come con altre realtà europee.
“Malgrado il fatto che per le attuali condizioni geopolitiche le possibilità di mantenere contatti e sviluppare relazioni siano molto limitate, non può che essere motivo di soddisfazione che i nostri legami con molti Paesi europei siano mantenuti e sviluppati.”
Guerra in Ucraina, Putin incontra Orban: reciproca stima tra i due
Sulla stessa linea di pensiero si colloca quanto espresso da Orban, che sostiene la bontà delle relazioni con la Russia. Nonostante siano innegabilmente diminuite con lo scoppio della guerra in Ucraina, la volontà comune è quella di mantenerle vitali conservando una cooperazione tanto a livello economico quanto comunicativo.
“L’Ungheria non ha mai voluto lo scontro con la Russia. Al contrario, il nostro obiettivo è sempre stato quello di stabilire ed espandere i contatti reciproci, e ci siamo riusciti. Tuttavia, a causa dell’operazione militare e delle sanzioni, le nostre relazioni hanno sofferto molto.
Siamo interessati a mantenere la cooperazione non solo a livello di comunicazione, ma anche a livello economico, finché ciò sarà possibile. Siamo quindi riusciti a salvare molto di quello che abbiamo realizzato, a nessuno piace vedere vanificati i risultati del suo lavoro ottenuto in passato per ragioni di cui non ha colpa.”
Guerra in Ucraina: gli ultimi aggiornamenti
Nel pomeriggio di oggi è arrivata notizia della distruzione di nove elicotteri russi, un deposito di munizioni e un sistema di difesa area nei pressi dell’aeroporto occupato di Lugansk, luogo in cui si ferì un ministro filo-russo, Igor Kornet.
Secondo i media ucraini, le vittime russe dovrebbero essere una decina, ma non si hanno notizie certe in merito. Informazioni più complete arrivano da Politico, in cui si evidenzia come i missili utilizzati da Kiev sembra possano provenire dagli Stati Uniti, che recentemente aveva annunciato un nuovo pacchetto di aiuti.