Sono trascorse due settimane dall’omicidio di Perina Paganelli, avvenuto a Rimini lo scorso 3 ottobre. La 78enne è stata ammazzata con 17 coltellate sulla rampa di accesso ai garage del suo palazzo in via del Ciclamino: un giallo per cui oggi non c’è ancora nessun nome sul registro degli indagati. Gli inquirenti intanto stanno verificando i filmati acquisiti da altre due videocamere.
Omicidio Pierina Paganelli a Rimini: acquisiti i filmati di una farmacia
Per l’omicidio della 78enne la zona, i locali, i garage, nonché gli appartamenti dei familiari e dei vicini sono stati analizzati in maniera minuziosa dagli inquirenti, che stanno continuando a lavorare per risolvere il giallo.
Nei giorni scorsi particolare attenzione era stata rivolta alla nuora, Manuela Bianchi, e alla sua famiglia. L’ultima novità riguarda l’acquisizione dei filmati di una vicina farmacia, da cui si scorge l’arrivo a casa della vittima intorno alle 22:15. Oltre a quelli di un’altra videocamera, posizionata in uno dei box del palazzo in cui Pierina Paganelli viveva.
In quest’ultimo filmato si sentono le urla disperate della donna, ammazzata al rientro da un incontro di preghiera alla Sala del Regno dei Testimoni di Geova. Ma anche altri rumori-che potrebbero dare qualche dettaglio in più alla Polizia scientifica- e forse la voce del suo assassino.
Nessuna pista è esclusa per il delitto di Pierina
Le indagini si stanno concentrando sulla cerchia di persone che l’anziana frequentava. Nessuna pista però è esclusa sul delitto della 78enne, considerando che formalmente non c’è ancora alcun indagato. Neanche la pista religiosa viene scartata.
Pierina era una seguace dei testimoni di Geova. Un particolare per cui nei giorni scorsi sarebbe stata anche insultata sui social. La segnalazione è arrivata alla Procura di Rimini, come riporta Il Resto del Carlino. Anche se è difficile che il profilo da cui sono partiti gli insulti possa avere a che fare con quanto accaduto alla 78enne.