Dogecoin rappresenta un vero e proprio fenomeno, nell’ambito delle criptovalute. Nato alla stregua di uno scherzo, è infatti riuscito a radunare attorno a sé una vasta comunità, pronta a condividerne l’avventura. Una comunità in cui spicca Elon Musk, il fondatore di Tesla, considerato il conducente di quel “DOGE train”, composto da persone comuni e VIP, che ha consentito al token di raggiungere la Top Ten crypto senza più lasciarla.

Un successo il quale, però, ha provocato non poche polemiche. Non solo da parte dei suoi fondatori, Billy Marcus e Jackson Palmer, ma anche di coloro che non hanno mai digerito il modo spregiudicato di sostenere il progetto dello stesso Elon Musk. Polemiche le quali, però, in sostanza non fanno altro che perpetuare il successo di Dogecoin.

Cos’è Dogecoin

Dogecoin è una criptovaluta nata nel 2013 in Oregon, ad opera di Billy Marcus e Jackson Palmer. L’intento di partenza era puramente ironico: prendere in giro la seriosità con cui i criptofans discettavano di innovazione finanziaria. Per condurre a fondo tale intento, Palmer individuò come strumento ideale il logo di un cane di razza Shiba Inu, protagonista all’epoca di un meme che impazzava in rete. Per quanto riguarda il nome, si decise di storpiare volutamente il termine dog, aggiungendo la e finale.

Dogecoin radunò immediatamente intorno a sé una comunità di entusiasti sostenitori, anche grazie ad iniziative sempre condotte sul filo dell’ironia. Come ad esempio la sponsorizzazione della squadra giamaicana di bob a due per le Olimpiadi di Sochi del 2014. Un ruolo chiave, in questa storia, è però quello giocato da Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo.

Proprio lui, infatti, coi suoi ripetuti messaggi sull’allora Twitter, permise a DOGE di scalare rapidamente le classifiche e aumentare in maniera clamorosa la capitalizzazione di mercato. Iniziative condotte con uno slogan diventato popolarissimo presso l’opinione pubblica: “To the Moon!”. Tali da farne il CEO ideale, come indicato da un apposito sondaggio condotto sempre su Twitter.

Le iniziative di Musk, però, non sono state gradite da tutti. Anzi, nel mondo crypto non mancano coloro che lo accusano di vera e propria turbativa del mercato. Accusa che del resto gli è stata rivolta anche da Keith Johnson, un investitore di Dogecoin il quale lo ha portato di fronte al tribunale federale di Manhattan. Sostenendo che abbia gestito uno schema piramidale teso a sostenere la criptovaluta, questi ha chiesto ben 258 miliardi di dollari di risarcimento.

Come funziona Dogecoin

Per quanto riguarda il funzionamento, Dogecoin non presenta grandi particolarità. Gira su una blockchain e il suo registro viene continuamente aggiornato con le varie transazioni che vedono impiegato il token. Per mantenerle al sicuro da occhiate indiscrete, viene utilizzata la crittografia.

Per quanto concerne il meccanismo di consenso, usa lo stesso di Bitcoin, ovvero il Proof-of-Work, sotto accusa da tempo per il grande impiego di energia che comporta. In pratica, i miner utilizzano computer estremamente potenti nell’intento di risolvere equazioni complesse, in modo elaborare le transazioni e registrarle sul libro mastro. Per l’opera prestata sono ricompensati da un determinato quantitativo di DOGE, che possono immettere sul mercato oppure conservare.

Proprio per quanto riguarda il mining, occorre sottolineare come la sua maggiore facilità rispetto a quello di Bitcoin ne faccia uno strumento di pagamento migliore. Secondo Gary DeWaal, avvocato dello studio legale Katten di New York, per ratificare i nuovi blocchi sulla sua catena basta un minuto, contro i dieci di BTC.

Se può essere utilizzato nei pagamenti digitali, Dogecoin non è invece una effettiva riserva di valore, a differenza dell’icona creata da Satoshi Nakamoto. Non c’è infatti un’offerta massima, rendendolo quindi permeabile all’inflazione. Inoltre, la creazione di un gran numero di nuovi coin ogni giorno rende complicato il mantenimento di livelli speculativi di prezzo per lunghi periodi.

Dove potrebbe arrivare DOGE nel 2024?

Se sembra al momento difficile pensare che Dogecoin possa giungere sulla luna come indicato dall’ormai celebre slogan, al tempo stesso il suo prezzo continua a viaggiare su livelli elevati. Ciò vuol dire che la sua comunità non lo mai abbandonato, mostrando una fedeltà che rappresenta una vera e propria garanzia per il suo persistente successo.

Proprio per questo motivo, il più celebre dei meme coin potrebbe dare vita ad un nuovo movimento ascensionale nel caso in cui il crypto winter lasciasse il posto ad una schiarita. Ove ciò accadesse, DOGE potrebbe dare vita ad una bull run in grado di fargli scalare di nuovo le classifiche di settore.