Il freddo influisce sull’ipertensione provocandone spesso un pericoloso peggioramento. L’aumento della pressione può portare a problemi cardiovascolari se non trattato adeguatamente, e per chi soffre già di questa patologia può essere utile avere qualche accorgimento in più per difendersi durante la stagione invernale.

Freddo e pressione alta sono correlati?

Le temperature invernali particolarmente rigide, non solo quelle esterne, ma anche quelle degli ambieni chiusi nei quali si soggiorna per molto tempo, possono influire notevolmente su alcune condizioni dell’organismo. Specialmente sulla pressione arteriosa. Aumentandone i valori normali sia per chi normalmente non soffre di questa patologia che per chi è in cura già con farmaci utili ad abbassarla.

Anche il cuore di conseguenza può soffrire il freddo, andando ad aggravare alcuni sintomi soprattutto se già presenti. Spesso infatti gli ipertesi sono costretti durante il cambio di stagione, a recarsi dal proprio medico curante per aggiustare la terapia in vista dell’inverno e del gelo. Ma ci sono alcuni accorgimenti che possono essere utili per prevenire queste condizioni ed evitare ulteriori rischi.

Perchè le basse temperature aumentano i sintomi dell’ipertensione

L’abbassamento della temperatura ambientale comporta un effetto sull’organismo umano di vasocostrizione. Di conseguenza aumenta la pressione arteriosa. In soggetti ipertesi si potrebbero quindi verificare sintomi tali da costringere il paziente ad aumentare le dosi dei medicinali. Ma questo può essere un rischio anche per soggetti sani e apparentemente asintomatici.

Da diversi studi scientifici inoltre è emerso che durante l’inverno in media la pressione può aumentare di circa 1,7 mm Hgrispetto all’estate. Per questo è bene proteggersi e soprattutto saper riconoscere i segni in tempo utile per permettere una diagnosi ed eventualmente una cura. Ai primi sintomi come: vertigini, mal di testa, acufeni è bene informare il medico e verificare se si tratta di episodi ipertensivi.

Freddo e ipertensione, quali sono i rischi?

Il rischio di sottovalutare gli effetti del freddo sulla pressione sanguigna può portare all’aggravamento di problemi per chi già soffre di questa patologia o alla comparsa di malattie respiratorie e cardiache anche gravi. Ad esempio per i cardiopatici, proteggersi dal freddo intenso è molto importante per prevenire crisi di angina pectoris, provocate proprio dall’effetto della vasocostrizione.

Anche chi è affetto da problemi alle valcole cardiache dovrebbe sempre tenere sotto controllo la pressione, soprattutto se esposto a basse temperature per lunghi periodi. Da non sottovalutare inoltre anche un rischio di aumento del peso, perchè in inverno generalmente ci si muove meno e si tende a mangiare di più.

Come proteggersi dal freddo in caso di pressione alta

Come proteggersi dal freddo, specialmente se si soffre di una patologia cardiaca o di pressione alta? I consigli dei medici sono concentrati soprattutto sul cambiamento dello stile di vita. Adattandolo alla stagione. Quindi, oltre a ripararsi adeguatamente evitando di restare molte ore esposti a temperature basse, ci sono alcuni accorgimenti utili per migliorare le condizioni di salute e prevenire complicazioni.

L’ambiente nel quale si soggiorna abitualmente dovrà essere adeguato, e non scendere mai sotto i 18 gradi. Allo stesso tempo è preferibile arieggiare prima di accendere i riscaldamenti per permettere una migliore circolazione dell’ossigeno. L’alimentazione può essere aggiustata, evitando soprattutto i cibi grassi e ricchi di zuccheri.

Bere molto, anche bevande calde più adatte all’inverno, ma limitando il caffè. Preferire sempre alimenti contenenti poco sodio e cercare di evitare la sedentarietà, soprattutto se si svolgiono professioni che costringono a restare seduti per molte ore. Come confermano molte ricerche, la dieta mediterranea, povera di grassi saturi e con molti antiossidanti favorisce la prevenzione dei problemi cardiovascolari ed è adatta a tutte le stagioni.