È finita a processo con l’accusa di maltrattamento e uccisione di animali: chi è Norma Autiero e cosa rischia? La donna, 64 anni, residente a Roma, è nota sui social e in tv con lo pseudonimo di “serial killer” dei gatti, perché da anni gira la Capitale e la sua provincia alla ricerca di povere vittime da rubare e portare a casa, facendole morire di stenti. La sua storia è nota da molto, in città. E nel tempo ha attirato l’attenzione di numerose associazioni che si battono per la difesa e i diritti degli animali.

Chi è Norma Autiero e cosa rischia? La “serial killer” dei gatti è finita a processo

Residente in via Lavinio, nel quartiere San Giovanni di Roma, Norma Autiero è nota da anni, nella Capitale, per il suo brutto rapporto con gli animali: ha alle spalle diverse denunce per maltrattamento e uccisione. Secondo quanto ricostruito da numerose associazioni, per anni si sarebbe appropriata dei gatti del vicinato – attirandoli con crocchette e bocconcini e rubandoli – per poi tenerli segregati nella propria abitazione in condizioni igienico-sanitarie pessime, in mezzo a cumuli di rifiuti.

Più volte ne avrebbe addirittura provocato la morte, per denutrizione o disidratazione, avendoli privati delle cure di cui avrebbero avuto bisogno. La sua storia è salita alla ribalta delle cronache già nel 2016. L’allora sindaco di Roma, Virginia Raggi, per rispondere alle denunce presentate da decine di cittadini, aveva ordinato per la prima volta lo sgombero della sua casa al primo piano (come ha fatto di recente anche Roberto Gualtieri): quando le guardie zoofile di Fare Ambiente erano entrate nell’appartamento, avevano trovato i cadaveri di almeno quattro felini.

Attorno mucchi di oggetti e di immondizia. Per questo ad Autiero era stato imposto un divieto di “allontanamento” dai suoi animali. Sarebbe affetta da un grave disturbo compulsivo e nel quartiere in cui vive è conosciuta per essere un’accumulatrice seriale. Ieri, 16 ottobre, dopo le diverse segnalazioni, il suo caso è finito per la prima volta in un’aula di Tribunale. È difesa dall’avvocato Daniele Tuffali e, oltre a una severa multa, rischia anche il carcere.

Sui social, intanto, i profili a suo nome continuano a proliferare: solo su Facebook ce ne sono più di 10. E nei gruppi, specie quelli di quartiere (o di paese) sono a decine i post che mettono in guardia gli utenti sulla sua “carriera” criminale, anche fuori Roma, dove la 64enne sarebbe già stata avvistata diverse volte, l’ultima a Mentana.

Il giallo dei gatti scomparsi nel Bolognese

Storie come quella di Norma Autiero non si verificano solo a Roma: di recente nel Bolognese – tra Monzuno e Marzabotto – si era parlato della scomparsa di oltre 30 gatti e in molti, tra autorità e semplici cittadini, avevano puntato il dito contro un ipotetico killer, qualcuno che, come la 64enne romana, avrebbe avvicinato i felini e li avrebbe portati con sé, non si sa bene a che scopo.

Non si escludono, comunque, altre piste: quella della presenza in zona di un lupo selvatico, che avrebbe potuto cibarsene, o quella di persone coinvolte in riti satanici. Una cosa è certa: il mistero preoccupa i cittadini e le associazioni come l’Aidaa, che hanno offerto anche delle ricompense per spingere chiunque sappia qualcosa a farsi avanti e parlare.

Si tratta di vicende che riportano alla mente il nome di una famosa serie tv Netflix, “Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online”, incentrata sul canadese Luka Rocco Magnotta, condannato all’ergastolo per aver ucciso e smembrato uno studente di origine cinese dopo aver caricato online dei video in cui ritraeva sé stesso fare del male a piccoli animali.