Da Wembley a Wembley. Piu di due anni dopo Inghilterra e Italia si ritrovano faccia a faccia nello stadio che ha scritto la storia del calcio britannico e non solo. L’ultima volta era stata proprio l’11 luglio 2021, serata in cui la formazione di Roberto Mancini si era laureata campione d’Europa. Da quel giorno sono cambiate tante cose, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. L’Italia ha optato per una rivoluzione totale, mentre la nazionale dei Tre Leoni ha continuato a credere in un progetto che sta iniziando a dare i primi frutti.
Inghilterra-Italia, due anni dopo ritorna la sfida a Wembley: Tre Leoni in continua crescita
Questa volta non ci sarà in palio una coppa, ma Inghilterra-Italia rischia di diventare ugualmente decisiva per il futuro delle due squadre. La partita di questa sera ci dirà a che punto è la rinascita azzurra e se, dopo l’esclusione dal Mondiale in Qatar, Donnarumma e compagni potranno tornare di nuovo protagonisti. Una cosa è certa: mentre l’Italia è in cerca di un’identità precisa, la formazione di Gareth Southgate si affiderà ai suoi tanti punti fermi, provando a lasciarsi alle spalle le critiche del passato.
Non è un caso che i favori del pronostico pendano nella direzione di Kane e compagni. L’Inghilterra, nel corso di questi 27 mesi, ha saputo riadattarsi senza snaturare il suo stile di gioco. Southgate, nonostante non abbia mai garantito grande affidabilità, è stato rilanciato al centro del progetto e gli ultimi risultati sembrano dargli ragione. L’Inghilterra non perde una partita da quasi un anno e nell’ultimo confronto con l’Italia ha mostrato tutta la sua superiorità. Il 2-1 di marzo, nella prima giornata delle qualificazioni europee, non rispecchia il dominio dei Tre Leoni, capaci di imporsi per larghi tratti del match.
Gli inglesi si affidano alle certezze, l’Italia punta tutto su Spalletti
L’altro grande punto di forza degli inglesi è rappresentato dalle tante conferme in campo. Non sempre affidarsi all'”usato sicuro” porta dei risultati e molte volte ripartire con un nuovo ciclo può aprire prospettive migliori. Nel caso di Southgate, però, la “vecchia guardia” è un misto di talento e consapevolezza in grado di spaventare ogni tipo di difesa. La cosa sorprendente è che i veterani inglesi sono ragazzi giovanissimi, già in campo nella finale del 2021 e maturati nel corso di questi due anni.
L’Italia, al contrario, sembra un cantiere aperto. Dalla finale contro l’Inghilterra è cambiato tutto, dal ct ai giocatori in campo. Roberto Mancini ha lasciato la guida degli azzurri a Luciano Spalletti e, nonostante le sue qualità siano fuori discussione, l’ex Napoli avrà bisogno di tempo per tornare a vincere. Le prospettive sono incoraggianti ma, ad oggi, è naturale che i nostri avversari abbiano qualcosa in più.
Da Donnarumma a Bellingham: conferme e novità rispetto a Euro 2020
La formazione che dovrebbe scendere in campo questa sera avrà un volto completamente diverso rispetto a quella trionfante a Wembley. Donnarumma, Di Lorenzo e Barella saranno gli unici titolari ad essere confermati. Al contrario, Southgate rilancerà la stessa difesa che perse nella finale del 2021. A centrocampo spazio ancora a Rice, mentre l’attacco sarà guidato dal solito Kane. Il ruolo di centravanti continua a dividere il nostro Paese e non può che spostare l’ago della bilancia dalla parte dei Tre Leoni, consapevoli di schierare un bomber da 316 gol in 524 partite. E poi c’è Bellingham, fenomeno mondiale che la finale di Euro 2020 la vide solamente dalla panchina.
Insomma, mentre il progetto dell’Inghilterra è filato dritto senza intoppi quello azzurro ha dovuto fare i conti con una serie di alti e bassi non indifferenti. Nonostante ciò, la qualità del gruppo di Spalletti fa bene sperare e non esclude clamorosi colpi di scena. D’altronde l’Italia sa come si vince a Wembley e certe cose non si dimenticano mai. Figuriamoci solo dopo due anni.