Paola Franchi, classe 1953, non è solo un’ex modella e nota arredatrice di interni, ma è anche famosa per aver avuto un’importante relazione amorosa con Maurizio Gucci ed essere stata la ultima compagna prima che egli venisse ucciso, nel 1995, a Milano. Scopriamo allora insieme tutte le curiosità sul suo conto e vediamo che cosa fa oggi Paola, ad anni di distanza dall’omicidio del suo ex compagno.

Maurizio Gucci compagna: chi è Paola Franchi

Quando, quel 27 marzo del 1995, nell’androne del palazzo di via Palestro 20, a Milano, è stato ucciso Maurizio Gucci, egli aveva una compagna. L’ex modella e arredatrice di interni Paola Franchi, appunto. L’anno precedente l’imprenditore ed erede della nota casa di moda aveva ottenuto il divorzio dall’ex moglie Patrizia Reggiani. Viveva così felicemente e tranquillamente la sua nuova storia d’amore.

Paola, nata a Milano il 17 novembre del 1953, era più giovane del suo partner di 5 anni. In quegli anni vantava già una avviata carriera da modella e da interior designer. La donna alle sue spalle aveva già due matrimoni e un figlio, di nome Charlie.

Paola Franchi, prima di legarsi a Maurizio Gucci, era stata sposata con l’industriale del rame Giorgio Colombo. Dal loro amore nel 1985 era nato il suo primogenito. Poi la coppia si era separata. Lei e l’imprenditore di moda si innamorarono e iniziarono così la loro storia d’amore.

La storia d’amore

Pare che in realtà i due si conoscessero già dall’infanzia e che Paolo avesse addirittura partecipato al matrimonio dell’uomo con Patrizia Reggiani, avvenuto sempre nel 1985. Su questo le notizie non sono certe. Si tratta di voci che circolano ormai da diverso tempo. Il loro incontro sarebbe avvenuto in un club milanese.

La vita della donna fu sconvolta quando, nel 1995, il suo compagno uscì di casa e non tornò più. Maurizio Gucci fu ucciso in quella che doveva essere una normale e tranquilla mattina di marzo, nell’androne del palazzo di via Palestro 20, a Milano. L’imprenditore fu raggiunto da quattro colpi di pistola.

Negli anni successivi l’ex “Lady Gucci”, Patrizia Reggiani, fu condannata a diversi anni di prigione per essere stata la mandante dell’omicidio. Con lei furono arrestati anche i suoi complici e l’esecutore materiale che ha premuto il grilletto contro Maurizio.

Se le notizie a proposito della storia d’amore tra Gucci e la sua ex moglie, nonché responsabile del suo assassinio, sono molte, lo stesso non si può dire della relazione tra l’imprenditore e l’ex modella e interior designer Paola Franchi. La coppia infatti si è sempre mostrata particolarmente riservata,

Paola Franchi, cosa fa oggi?

Anche oggi le informazioni che abbiamo a proposito dell’ultima compagna di Maurizio Gucci non sono molte. Sappiamo che Paola ha sempre lottato per scoprire la verità a proposito dell’assassinio del suo amato partner. Ha assistito e preso parte a interi processi in tribunale, con la speranza che venissero puniti tutti i responsabili della morte dell’imprenditore.

Nel 2010 la donna ha poi pubblicato un libro dal titolo “L’amore spezzato”, in cui ha parlato per la prima volta della sua vita e del suo rapporto con Maurizio Gucci. Un rapporto basato su un amore puro e sincero ma costantemente minacciato dalla presenza ingombrante dell’ex moglie.

Più di recente la Franchi è tornata a parlare di questo delitto. Lo ha fatto in particolar modo in occasione dell’uscita del film House of Gucci, che vede l’artista Lady Gaga indossare i panni di Patrizia Reggiani. L’ultima compagna di Maurizio, in una lunga intervista rilasciata al settimanale F, ha criticato la pellicola per aver enfatizzato la figura di una donna responsabile di un assassinio.

Ha affermato:

Io capisco che al cinema la cattiva sia il personaggio più affascinante, ma trovo assurdo prendere una donna che ha ucciso il padre delle proprie figlie e farla diventare, se non un’eroina, una con cui empatizzare.

Nel corso di quella stessa intervista Paola ha ricordato il comportamento della Reggiani e le minacce continue che l’imprenditore subiva. Minacce che, stando ai racconti della Franchi, erano iniziati con l’avvicinarsi dell’udienza di divorzio. Ecco e sue parole:

Le intimidazioni erano iniziate con l’avvicinarsi dell’udienza di divorzio. Mandava per posta nastri audio pieni di odio. “Mi hai rovinato la vista, bastardo, ma te la farò pagare, ti voglio morto”, diceva.

E ancora:

Maurizio, che era buono, minimizzava. Non reagì neppure quando l’avvocato di lei lo chiamò per avvertirlo che Patrizia gli aveva chiesto cosa rischiava penalmente se avesse assoldato un killer per uccidere il marito. Lo scongiurai di prendere le guardie del corpo, inutilmente.