Com’è morto Maurizio Gucci? L’imprenditore venne assassinato all’età di 46 anni nella portineria dello stabile in cui erano situati gli uffici di una sua società, a Milano. Era la mattina del 27 marzo 1995. Per il suo omicidio, due anni dopo, è stata condannata l’ex moglie Patrizia Reggiani, ritenuta la mandante del delitto (ma non l’esecutrice materiale). Vediamo Insieme tutte le curiosità su uno dei casi di cronaca nera più chiacchierati del nostro Paese.

Com’è morto Maurizio Gucci? Ecco com’è avvenuto l’omicidio

Figlio di Rodolfo e Sandra, nonché nipote di Guccio Gucci, fondatore della storica maison di moda, Maurizio aveva iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia dopo la laurea in giurisprudenza. Alla morte del padre assunse la direzione della società, ereditando un patrimonio di centinaia di miliardi di lire.

Nel 1970 conobbe durante una festa Patrizia Reggiani, che diventerà poi sua moglie nel 1972. Dal loro amore nacquero due figlie, Alessandra e Allegra. Dopo 12 anni di matrimonio, nel 1985 l’imprenditore lasciò la moglie e, più avanti, intraprese una relazione con Paola Franchi.

Maurizio Gucci e la Reggiani divorziarono ufficialmente nel 1994. Lei, circa un anno dopo, commissionò l’uccisione dell’ex marito. Nel 1997, dopo anni di indagini e analisi, la donna fu individuata come mandante dell’omicidio e venne arrestata e condannata a diversi anni di reclusione, insieme al alcuni suoi collaboratori.

Ma come è morto esattamente Maurizio Gucci? Egli aveva 46 anni e la mattina di quel 27 marzo 1995 si era diretto al lavoro, precisamente presso l’ufficio di una delle sue società nella centralissima via Palestro 20, a Milano.

Dopo aver salutato il portinaio, in procinto di salire le scale, venne raggiunto da quattro colpi di pistola. Due alla schiena, uno al gluteo e l’ultimo alla tempia sinistra. Morì sul colpo. Il custode del palazzo assistette al tragico momento e cercò di intervenire ma rimase anch’egli ferito dall’assassino.

Il killer si allontanò poi velocemente e salì a bordo di una macchina Renault Clio guidata da un complice che lo stava attendendo. La sua morte colpì molto l’Italia e sconvolse gran parte della popolazione. Subito gli inquirenti si misero alla ricerca dell’assassino.

La storia dell’omicidio Gucci

A seguire il caso fu il commissario Filippo Ninni che, insieme al magistrato inquirente Carlo Nocerino, valutarono varie possibilità e analizzarono a fondo anche il rapporto di Maurizio Gucci con l’ex moglie Patrizia Reggiani. I due, dopo il divorzio, nutrivano forti rancori l’uno nei confronti dell’altro.

Nel corso delle indagini emerse, tra le varie figure, quella di Giuseppina Auriemma, detta Pina, che si scoprì essere una delle organizzatrici di questo omicidio. Ci furono delle intercettazioni che portarono alla luce tanto il coinvolgimento di questa donna, quanto quella dell’ex moglie di Gucci.

Nel gennaio del 1997 la Reggiani – che da questo momento in poi fu soprannominata “La vedova nera” – fu arrestata. Così anche il ristoratore Benedetto Ceraulo, accusato di essere l’esecutore materiale del dell’omicidio, Orazio Cicala, l’autista e complice dell’assassino, Ivano Savioni, accusato di essere l’organizzatore del delitto procurando il sicario alla Reggiani e Giuseppina Auriemma, l’intermediaria.

Pare che l’assassinio di Maurizio Gucci sia stato commissionato dall’ex moglie per una cifra pari a 600 milioni di lire. In tribunale le persone coinvolte furono tutte condannate a diversi anni di reclusione. La Reggiani ha scontato 18 anni di carcere e poi nel 2016 è uscita per buona condotta ed è stata affidata ai servizi sociali.

Maurizio Gucci morte: il movente del delitto

Come mai Maurizio Gucci è stato ucciso? Per gli investigatori dietro all’omicidio dell’erede della nota maison di moda il movente era da ricercare nell’ampio patrimonio della vittima. Pare che l’artista è imprenditore avesse più volte discusso con l’ex moglie per questioni economiche, anche e soprattutto nel momento del divorzio.

Secondo la stampa e l’opinione pubblica, oltre ai soldi ci sarebbero altri motivi che potrebbero aver spinto la Reggiani a ordinare questo omicidio. Pare che la donna fosse ossessionata dal timore di perdere lo status e il soprannome di “Lady Gucci”, soprattutto alla luce della nuova frequentazione dell’ex marito con un’altra donna, Paola Franchi.