Cosa sono le ugly cakes e perché sono l’ultima tendenza in pasticceria? Il fenomeno delle torte brutte sta spopolando nella pasticceria. Ma come è nato? E perché in tanti cercano sempre di più torte buone al palato ma brutte esteticamente?

Cosa sono le ugly cakes: dov’è nato questo trend?

La tendenza delle ugly cakes è nata dapprima tra le mura domestiche. Molte cuoche pasticcere amatoriali si sono destreggiate nel preparare dolci di ogni tipo. Il risultato però non è sempre stato perfetto. Ecco allora che la particolarità di queste torte esteticamente discutibili ha però avuto grande risalto su internet, specialmente sui social.

Molto spesso queste torte hanno decorazioni insolite, provocatorie, ironiche e dissacranti. L’obiettivo infatti non è essere invitanti allo sguardo ma attirare l’attenzione con particolarità uniche.

Il nome “ugly” infatti non rappresenta solo la poca professionalità nel preparare le decorazioni della torta ma soprattutto ai messaggi autoironici su esse riportate.

In breve tempo il fenomeno è quindi diventato un modo nuovo di esprimere la propria creatività.

Brutte ma buone

Ricordiamoci però che l’abito non fa il monaco. E infatti le ugly cakes sono imperfette solo al livello estetico e nelle decorazioni esteriori. L’esecuzione culinaria rimane impeccabile e il gusto è assolutamente buonissimo.

Generalmente queste torte hanno una tipologia della pasticceria classica americana e inglesi, proprio perché in questi Paesi la tendenza delle torte brutte, imperfette e irriverenti si è sviluppata in contrasto alla perfezione delle torte di cake design.

Lo stile è quindi rimasto quello dell’amatorialità casalinga anche quando questi prodotti vengono preparati in pasticcerie professionali. Si riprendono anche modalità estetiche con colori molto accesi tipiche degli anni ’50.

Queste torte pongono dunque la loro forza sul gusto e non sull’estetica. Online troviamo quindi torte esattamente all’opposto della perfezione che un pasticcere vorrebbe condividere. Torte irregolari, storte, informi e con decorazioni davvero assurde. Ma tutte assolutamente eccezionali nel sapore.

Il fenomeno è poi spopolato anche grazie ad alcuni VIP, come le cantanti Taylor Swift e Miley Cyrus che hanno espressamente richiesto a cake designer statunitensi di confezionare per i loro compleanni ugly cakes stranissime.

Nel Regno Unito è poi di tendenza la preparazione di “Break-up cakes”, un modo ironico di accettare la fine di una relazione amorosa. Con questo dolce zuccheratissimo, ricoperto da più strati di glassa si cerca quindi di “riparare” il cuore spezzato. Spesso la consumazione di questa torta è associata all’ascolto di famose revenge song come “Flowers” di Miley Cyrus o “Music Session 53” di Shakira o ancora “Happier than ever” di Billie Eilish.

Arrivate anche in Italia

Le stranissime e irriverenti ugly cake sono sbarcate anche in Italia. Già dal 2020 il fenomeno è spopolato sui social e tra chiunque volesse cimentarsi nella preparazione amatoriale delle torte. Non contava infatti il risultato estetico ma l’impegno e la bontà.

Le foto di questi imperfetti dolci hanno riempito le pagine di molti utenti soprattutto su Instagram fino a diffondersi su tutto il web. La tendenza ha sottolineato anche da noi quanto sia importante accompagnare una frase d’effetto, con ironia e fare canzonatorio anche utilizzando riferimenti della cultura pop contemporanea.

Al bando allora i banali “Buon Compleanno!” per fare spazio a “Troppo vecchia per Leonardo Di Caprio” o “Un anno più vicina a essere MILF”. E poi ogni occasione è perfetta per decorare un dolce con “Voglio solo lamentarmi” o “Porto rancore a tutte le ore”.

Anche da noi il trend è passato dalle mura di casa alla pasticceria professionale. Prime fra tutte a cavalcare il fenomeno è stata la pasticcera Veronica Boienti che grazia anche alla sua laurea in comunicazione è riuscita a trasformare l’idea di pasticceria italiana. L’obiettivo infatti è sempre quello di curare il gusto a discapito della forma estetica per ribaltare i canoni classici della preparazione delle torte.