«L’attentato a Bruxelles di ieri sera ci riporta alla mente la stagione buia del Bataclan e degli altri atti terroristici che insanguinarono l’Europa qualche anno fa».
Con queste parole Stefano Bandecchi e Paolo Alli – rispettivamente coordinatore nazionale e presidente di Alternativa Popolare – commentano il brutale attacco terroristico verificatosi ieri nella capitale delle istituzioni europee dove hanno perso la vita due tifosi svedesi in città per assistere alle qualificazioni per gli europei di calcio.
L’associazione tra l’evento di ieri con quel periodo di terrore inaugurato in Europa dalla strage del Bataclan e proseguito con i continui attacchi terroristici operati da integralisti radicalizzati è d’altronde venuta in mente a molti.
Queste stragi, compiute per lo più da schegge impazzite – e come tali impossibili da controllare – terrorizzano infatti proprio per la loro casualità e imprevedibilità, facendo sentire ognuno di noi non più al sicuro, anche se lontano migliaia di chilometri dai teatri di guerra.
Attentato Bruxelles, Bandecchi e Alli (AP): “L’Europa deve essere coesa per rispondere alla chiamata al Jihad da parte di Hamas”
L’attentato avvenuto ieri a Bruxelles risponde, come notato da Bandecchi e Alli, «alla chiamata al Jihad da parte di Hamas». Appello che, purtroppo, ha già sortito un primo tragico effetto «fortemente simbolico, in quanto portato nel cuore delle istituzioni europee».
Quanto avvenuto ieri nella capitale belga, dove due cittadini innocenti hanno perso la vita – colpevoli di trovarsi in città per supportare la loro squadra nazionale di calcio – ha infatti un evidente collegamento con lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas.
La chiamata alle armi fatta dall’organizzazione terroristica palestinese, infatti, ha trovato rapidamente terreno fertile in Abdesalem Lassoued, 45 enne di origine tunisina che, secondo quanto si apprende, soggiornava illegalmente in Belgio dopo il respingimento della domanda di asilo. Di poco fa, inoltre, la notizia della morte dell’attentatore.
L’evento di ieri, che ha mostrato in tutta sua drammaticità come gli effetti della crisi militare in Medio Oriente abbiano ripercussioni ben più ampie deve dunque, per il coordinatore nazionale e il presidente di Alternativa Popolare portare a una presa di coraggio dell’Europa.
Bandecchi e Alli (AP): “L’attentato di ieri ci ricorda i giorni più bui del Bataclan”
Nell’opinione di Alli e Bandecchi, infatti, è giunto il momento di eliminare «tutti i distinguo, figli di una cultura relativista, che negano l’evidenza della realtà». Il riferimento, in particolare, è al rapporto con Hamas, oggi «nemico della democrazia e della libertà, come fu per Al Qaeda e ISIS».
Secondo i vertici di Alternativa Popolare – che anche ieri hanno voluto rilanciare il loro incondizionato supporto a Israele – non è più tollerabile «confondere i diritti del popolo palestinese con il terrorismo, del quale lo stesso popolo palestinese è la prima vittima».
Come fu per la lotta all’ISIS, per l’Europa e per tutto il mondo occidentale e democratico è giunto il momento di «una nuova chiamata all’unità democratica» che coinvolga ogni cittadino e ogni istituzione dell’Unione.
Solo con la coesione ai valori occidentali, minacciati dal risorgere di una nuova ondata integralista, si potrà infatti dare una risposta efficace alle sfide che, sospinte dai paesi autocratici e totalitari, minacciano il mondo democratico.