Grazie al taglio del cuneo fiscale e alla cancellazione della seconda aliquota Irpef, i lavoratori vedranno un incremento di 1.280 euro all’anno nelle loro retribuzioni. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ufficialmente annunciato questa misura tramite una comunicazione, confermando che è parte integrante della legge di bilancio per il 2024.

Taglio cuneo fiscale, quanto in busta paga?

Parallelamente alle modifiche apportate all’Irpef, il testo del disegno di legge di bilancio, approvato in Consiglio dei Ministri il 16 ottobre 2023, conferma l’agevolazione contributiva per coloro che percepiscono redditi fino a 35.000 euro.

Il taglio del cuneo fiscale per il 2024 sarà un’esenzione contributiva che, simile a quanto previsto per la seconda metà dell’anno in corso, raggiungerà il 7% per i lavoratori con un reddito mensile non superiore a 1.923 euro, ossia 25.000 euro considerando anche la tredicesima mensilità. Per i contribuenti con redditi fino a 35.000 euro, la percentuale di agevolazione sarà del 6%. Questa agevolazione sarà estesa anche ai lavoratori dipendenti con redditi fino alla soglia di 35.000 euro, confermando il taglio del cuneo fiscale o l’esenzione contributiva che è stato applicato a partire da luglio 2023.

Il testo della Legge di Bilancio 2024, varato dal Governo il 16 ottobre, conferma dunque un bonus contributivo del 6% e del 7%. Questo beneficio sarà applicato alle retribuzioni a partire dal 1° gennaio 2024 per tutti i lavoratori dipendenti, sia nel settore pubblico che in quello privato, indipendentemente dalla qualifica. Tale bonus in busta paga sarà esteso a tutti i lavoratori dipendenti, inclusi quelli in apprendistato, a eccezione dei lavoratori domestici.

Per quanto riguarda i limiti di reddito, il taglio del cuneo fiscale per la quota contributiva verrà applicato per coloro i cui redditi non superino i 35.000 euro all’anno, ovvero 2.692 euro mensili.

Chi ci guadagna di più?

Per quanto riguarda il valore del bonus in busta paga a partire dal 1° gennaio 2024, l’agevolazione contributiva sarà del:

  • 6% per coloro il cui reddito imponibile, calcolato su base mensile per tredici mensilità, non supera i 2.692 euro al mese.
  • 7% per coloro il cui reddito imponibile, calcolato su base mensile per tredici mensilità, non supera i 1.923 euro (25.000 euro all’anno).

L’incremento nelle retribuzioni si traduce mediamente in un aumento di circa 100 euro al mese per 14 milioni di cittadini, secondo quanto annunciato dalla Prima Ministra Meloni durante una conferenza stampa tenutasi il 16 ottobre, in concomitanza con l’approvazione della Legge di Bilancio 2024.

Questa riduzione del cuneo fiscale si affianca all’anticipo della riforma dell’Irpef, con l’eliminazione del secondo livello di tassazione e l’estensione del primo livello al 23% fino a 28.000 euro.

Per quanto riguarda i dettagli relativi all’importo del bonus derivante dalla riduzione dei contributi, si riproducono in sostanza le somme già assegnate nella seconda metà del 2023.

  • Per coloro che percepiscono salari fino a un massimo di 2.692 euro, il valore del bonus contributivo sarà di circa 108 euro al mese e, naturalmente, sarà calcolato in base all’ammontare del salario e, di conseguenza, dei contributi dovuti.
  • Per i lavoratori con retribuzioni fino a 1.500 euro, il bonus in busta paga sarà di circa 75 euro,
  • mentre per coloro con retribuzioni fino a 1.000 euro, l’importo sarà di 50 euro.

Considerando anche la contemporanea riduzione dell’Irpef, secondo le simulazioni effettuate dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti, l’ammontare totale del bonus in busta paga raggiungerà circa 84 euro al mese per i lavoratori con redditi fino a 20.000 euro all’anno, cifra che aumenterà a 112 euro per coloro con redditi compresi tra 25.000 e 30.000 euro annui, e a 120 euro per coloro che percepiscono redditi di 35.000 euro.