L’attentatore di origine tunisina che ieri ha ucciso due tifosi svedesi arrivati a Bruxelles per assistere alla partita tra Belgio e Svezia è stato arrestato nei pressi di Schaerbeek. Inizialmente si pensava che l’uomo fosse morto in uno scontro a fuoco con la polizia all’alba ma in realtà è rimasto ferito in maniera grave.
Arrestato l’attentatore di ieri sera: è in condizioni gravi
Si è chiusa nel giro di poche ore la caccia all’uomo che ha tenuto il Belgio con il fiato sospeso. L’uomo che ieri ha sparato a tre tifosi svedesi, uccidendone due e ferendo il terzo, è stato arrestato dalle forze dell’ordine non troppo lontano da Schaerbeek. Non sono ancora chiari i dettagli dell’operazione ma pare ci sia stato uno scontro a fuoco tra il terrorista e le forze dell’ordine. Il ministro dell’Interno belga ha dichiarato che le condizioni dell’attentatore sono gravi e al momento è in rianimazione. Secondo i principali giornali di Bruxelles l’uomo era già ricercato sette anni fa per terrorismo. Nella sparatoria di questa mattina a Schaerbeek in cui il sospettato è stato colpito non sono stati segnalati altri feriti. Lo conferma il sindaco Cécile Jodogne, il quale riferisce che solo il sospettato è stato ferito.
Chi è l’uomo che ha sparato ai tre tifosi svedesi?
Nel video della sua dichiarazione l’attentatore parla arabo con quello che sembra essere un accento tunisino. Le forze dell’ordine lo hanno identificato come Abdeselam L, 45 anni, residente nel comune di Schaerbeek dove c’è una grandissima comunità araba. Abdesalam si trova irregolarmente in Belgio e in passato ha affrontato un processo in Tunisia per attività legate al terrorismo. In mattinata è stata perquisita la casa del 45enne ed è stata trovata un’arma simile a quella dell’attacco di ieri sera. L’uomo potrebbe aver sparato ai due svedesi per via della loro nazionalità e più specificamente per una serie di vicende legate alla Svezia: dai roghi del Corano fino alla legge sul divieto di blasfemia.
Antiterrorismo belga a lavoro, chiusa la Vrije Universiteit Brussel
L’istituto che si occupa di richiedenti asilo (Fedasil) e l’Ufficio immigrazione sono sottoposti a maggiore vigilanza. I servizi del Dipartimento Immigrazione del Pacheco a Bruxelles, compreso il centro di registrazione, rimangono aperti. Chiusa invece la Vrije Universiteit di Bruxelles, le lezioni oggi saranno a distanza.