Il riscaldamento a pavimento può essere una valida alternatva ai termosifoni in casa, specialmente in vista del freddo invernale e in caso di ristrutturazioni o nuove costruzioni. Ma quali sono i costi per l’impianto e soprattutto quanto incide sul risparmio energetico e sulla bolletta? Quanto consuma e come funziona per accensione e mantenimento delle temperature interne? Vediamo quali sono tutti i vantaggi e gli svantaggi di questo sistema.

Riscaldamento a pavimento: perchè conviene?

Il riscaldamento a pavimento, molto diffuso attualmente nelle nuove costruzioni e negli appartamenti ristrutturati, rappresenta sicuramente una valida alternativa ai sistemi tradizionali come ad esempio i radiatori. Oltre ad un risparmio in bolletta, garantito da minore consumo di gas o di energia, permette anche di mantenere la casa sempre ad una temperatura ottimale perchè il caldo si diffonde in modo omogeneo.

Infatti è anche utile per evitare il fenomeno della dispersione del calore verso l’alto, per un maggiore comfort diurno e notturno. Permette poi di prevenire le allergie da muffe e polveri, perchè la manutenzione è più facile, e non serve una cura approfondita come quella che invece è necessaria per la pulizia dei termosifoni.

Come funziona il riscaldamento a pavimento

Il riscaldamento a pavimento diffonde aria calda tramite serpentine poste al di sotto delle piastrelle. Per questo motivo permette una maggiore irradiazione del calore, ottimizzata per ogni stanza, con temperature che possono essere controllate singolarmente a seconda delle esigenze. Per l’installazione, l’ideale è fare un progetto prima ancora di mettere in posa il pavimento stesso. Quindi la migliore occasione è una ristrutturazione, o una nuova costruzione. Una soluzione che poi influirà anche sulla scelta del materiale più adatto a questo sistema.

È possibile però installare questo tipo di riscaldamento anche su costruzioni esistenti e senza rompere nulla. In questo caso però servirà apporre una nuova pavimentazione sopra a quella vecchia rialzando di almeno 15 cm. L’acqua calda che circola nei tubi sarà di temperatura meno elevata rispetto a quella dei termosifoni e questo rappresenta il maggiore vantaggio in termini energetici ed economici.

Quanto costa l’installazione

Installare un sistema di riscaldamento a pavimento è costoso. E questo rappresenta sicuramente uno tra i principali svantaggi di questa alternativa. Si stima infatti che il prezzo può andare dagli 8000 ai 15000 euro, per un appartamento di media grandezza tra gli 80 e i 100 metri quadri. Ovviamente poi influirà anche il tipo di caldaia scelto, ed il costo varierà a seconda che si tratti di caldaia a condensazione o pompa di calore. Il sistema di calore andrà a incidere sulla bolletta ed anche sul tempo necessario per ammorizzare l’investimento e iniziare a risparmiare soldi ed energia.

Riscaldamento a pavimento: quanto consuma

I consumi del riscaldamento a pavimento sono sicuramente contenuti rispetto a quelli delle tradizionali caldaie a gas con termosifoni. Un utilizzo di energia basso specialmente per chi opta per il sistema a pompa di calore. In questo caso in media verranno consumati circa 1000 Watt per metro quadrato. Il vantaggio è che l’acqua nelle serpentine non deve raggiungere le temperature elevate come quelle dei termosifoni.

E cioè basteranno tra i 40 e i 50 gradi contro i 70 solitamente necessari per i radiatori. L’accensione richiederà pochi minuti ed anche il mantenimento delle temperature ottimali interne potrà garantire un clima confortevole anche se impostata a 18 o 20 gradi. Anche con l’elevata spesa iniziale dunque, resta la possibilità di risparmiare almeno il 30% sulla bolletta.

Gli svantaggi del riscaldamento a pavimento

Oltre al prezzo per metro quadro, un altro grande svantaggio del riscaldamento a pavimento è che non è adatto a tutti i tipi di case e di abitudini. Per il fatto che deve sempre restare acceso infatti è sconsigliato per chi non trascorre molto tempo a casa o viaggia spesso per lavoro.

Altro problema può essere il tipo di pavimentazione scelto. Non è infatti consigliato installare il parquet, che in caso di rottura delle tubazioni potrebbe sollevarsi causando disagi. Infine la manutenzione, anche se periodicamente meno costosa di quella da fare sui termosifoni, nei casi di guasti potrebbe invece comportare una maggiore spesa dovuta alla sistemazione delle piastrelle rotte.