Stefano Bandecchi vuole fare chiarezza. Non ce ne sarebbe bisogno, considerato che è un personaggio che quando parla è fin troppo limpido ed è uno che non si nasconde mai anzi, quello che pensa, dice. Sempre. Ma stavolta si è passato il segno e il Sindaco di Terni e coordinatore di Alternativa Popolare ci tiene a spiegare perché l’argomento è delicato e perché le sue parole su Gaza e il pericolo della Terza Guerra Mondiale hanno fatto molto discutere, con più di qualche comico, che, per proprio tornaconto e per fare effetto, ha estrapolato frasi per far apparire quello che non esiste. Parole che sono state strumentalizzate, probabilmente ad arte, facendolo passare per quello che non è, ovvero quasi un guerrafondaio o un tifoso della guerra.

E non è giusto perché Bandecchi sa bene cosa è la guerra, soprattutto quella guerra in quelle zone, la conosce e sa altrettanto bene, avendola provata sulla sua pelle, che non è una cosa bella anzi fa male, fa soffrire perché si perdono persone a cui si tiene e il dolore è troppo grande. Una ferita che non passa mai. “Sono stato due anni a Beirut a proteggere i campi palestinesi, sotto i miei occhi e la mia protezione ho anche visto nascere un bimbo palestinese, ho aiutato una donna a partorire ma ho anche visto morire ragazzi italiani per proteggere queste persone, e ci sono tanti però perché a tanta di questa gente della pace non interessa nulla“, racconta Stefano Bandecchi a Tag 24.

Bandecchi: “Abbiamo fatto tante cavolate noi occidentali, vogliamo fare l’errore di non appoggiare Israele?”

Sentendolo e vedendolo parlare si intuisce che quella strumentalizzazione gli ha fatto male. E dipingere Bandecchi come una specie di ultras della guerra è qualcosa di sbagliato che l’ha amareggiato, infastidito e nauseato come chi ha preso quelle parole su Gaza e sulla Terza Guerra mondiale, togliendole da un discorso molto più ampio, più profondo e logico.

C’è un’intervista precisa quella frase su Gaza e sulla Terza Guerra Mondiale è stata estrapolata da una situazione di dialogo completamente diversa, stavo spiegando che non esiste che qualcuno debba stare preoccupato perché si viene minacciati da qualche potenza o da qualcuno che ti dice: se non fai quello che voglio io scoppia la terza guerra mondiale, posso sgozzare i tuoi bambini, rapire chi voglio e posso anche attaccare ma tu devi stare fermo, immobile. Ebbene, io ho solo risposto che, davanti a tutta una serie di situazioni così gravi che si sono verificate e a minacce, se devo diventare schiavo di qualcuno di questo genere, io lotto e se lottare in questo caso significa che deve scoppiare la terza guerra mondiale, allora purtroppo vivremo la terza guerra mondiale. E’ questo quello che ho detto, non certo che voglio la Terza Guerra mondiale, ed è quello che stavo cercando di spiegare, ma è stata presa solo una parte, spesso ci passo sopra, ma stavolta proprio no” .

Alcuni militari dell’esercito di Israele durante un pattugliamento (Ansa)

Spiegata in questo modo assume tutt’altro tenore e infatti è proprio quello che aveva detto, bastava sentire bene e non nascondere o togliere le frasi essenziali, sport preferito a chi vuole far apparire quello che non c’è. Tutta questa situazione che sta accadendo in Israele e Palestina nasce da molto lontano, e non certo negli ultimi settant’anni, ma molto, molto più indietro.

Stefano Bandecchi anche su questo vuole spiegare e dire la sua, considerato che è una situazione e una vicenda che conosce bene: “Attenzione il problema di Gaza non è quello degli ultimi 70 anni ma c’è da migliaia di anni, la verità è che gli ebrei sono oggettivamente palestinesi, e i palestinesi sono oggettivamente ebrei, si dividono nella religione, anche se quella ebraica viveva da tempo in Palestina, dove c’erano i palestinesi ebrei e i palestinesi di religione pagana. Poi arriva Gesù che litiga e viene messo in discussione da palestinesi di religione ebraica che avevano dei sacerdoti, ovviamente non sapeva di essere cristo, ma anche da lì divisioni, ma sempre terra di Palestina era. Poi dopo secoli arriva Maometto che scrive il Corano, lui lo scrive, è un’interpretazione diversa degli stessi fatti della Bibbia, non voglio dire che l’ha copiata, diciamo che scrive delle cose analoghe, ma le scrive comunque, e questo è insindacabile, dopo la bibbia, esistevano già gli ebrei, poi i cristiani e poi i musulmani.”

Ebbene – sottolinea il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi – , vivevano tutti lì, ma il popolo ebraico è stato sempre perseguitato da tutti, perfino noi italiani li abbiamo cacciati dalle loro case e dalle scuole. Chi poi vinse la guerra, la seconda guerra mondiale, e mi riferisco agli americani, russi e inglesi, decisero che questi signori avrebbero avuto un loro pezzo di terra e nell’allora terreno conosciuto come Palestina, dove c’erano già alcuni di religione ebraica che erano insediati. Si decide di dare due porzioni di terra una parte per i musulmani e una parte per gli ebrei, mettendo a protezione Gerusalemme, dove erano tutti e due. Da lì in poi ai palestinesi non andava bene che gli ebrei restassero in quella terra e ogni guerra l’hanno persa e hanno occupato un terreno fino a oggi.

Bandecchi: “Io sto con Israele e se c’è bisogno di un soldato andrò a combattere per loro”

Il discorso si sposta, ma non più di tanto, anche perché il problema è sempre lo stesso, ovvero il mondo arabo che mal digerisce il popolo ebraico e da sempre cerca di ostacolarlo, tanto che il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi riprende il filo e cerca di spiegare la sua posizione du tutto quello che sta succedendo: “La realtà è che i musulmani, almeno la maggiora parte di loro, non hanno mai voluto fare la pace con Israele. Io sono stato a Beirut in protezione del campi palestinesi, ma a questi non gliene fregava nulla, anzi si venivano a rifugiare a Beirut e, appena potevano, andavano a fare la guerra per ammazzare gli israeliani“.

Alcuni giovani palestinesi che non appoggiano Hamas ma vogliono la Palestina libera (Ansa)

Ora – aggiunge Bandecchihanno attaccato loro per primi con una potenza di fuoco di oltre 3000 missili, hanno fatto la cosa più infame e brutta di tutte, hanno sgozzato dei bambini, e Israele ha il diritto sacrosanto di difendersi e andare a riprendersi gli ostaggi. Il governo d’Israele, prima di attaccare ha detto ai palestinesi che non sono con Hamas che devono lasciare Gaza, ha lasciato tempo. Adesso però ci sono anche gli iraniani, ma cosa vogliono? Ma se i palestinesi vogliono far finire la guerra possono restituire gli ostaggi, altrimenti l’esercito israeliano li andrà a cercare casa per casa e di Gaza purtroppo non resterà nulla. Io sto con gli israeliani, dato che non sto con gli iraniani, né coi palestinesi, ne coi russi. Che sia ben chiaro a me non piace se ammazziamo i bambini, i vecchi e le donne, ma non possiamo non ricordare che sono i palestinesi che hanno votato alle elezioni libere e hanno mandato questa gente al potere. Sono gli stessi che hanno attaccato”.

La domanda vera è: cosa vogliono? – si chiede Stefano Bandecchi -. Tanta gente mi mette in bocca stupidaggini, non ho detto, mai lo dirò e mai lo penserò che provo gioia per la guerra, non ho detto che sono felice se verranno ammazzati dei bimbi palestinesi, ma come li ho protetti per due anni, ho visto ragazzi italiani morire per proteggere loro e i campi palestinesi, nella mia esperienza militare ho visto nascere un bimbo palestinese e ho fatto partorire una donna è stato bellissimo. In quelle zone, purtroppo hanno fatto dieci guerre e hanno sempre perso, anche la famosa guerra dei Sei giorni fatta da quasi tutti gli Stati arabi, che se Israele non si ferma occupa tutta l’Egitto. Ma di cosa parliamo? Dico solo una cosa: abbiamo fatto tante cazzate noi occidentali abbiamo ammazzato Gheddafi, ucciso Saddam Hussein e adesso vogliamo fare anche l’errore di non appoggiare Israele? Io non lo farò mai, io sto con Israele e se domani c’è bisogno di un soldato, io vado a combattere per Israele, senza se e senza ma. E se purtroppo dovesse, speriamo mai, scoppiare la terza guerra mondiale si combatterà, sono disponibile a combattere anche i miei figli, anche perché non andrò mai sotto la mentalità iraniana, cinese o indiana. Mi fanno schifo