Lo aveva capito già ai tempi del Sion (insieme all’amico Paolo Tramezzani) che Dimarco avrebbe fatto strada nel mondo del calcio. Mister Alessandro Recenti ha conosciuto Federico in Svizzera, è stato una parte del suo percorso e gli ha dato quelle basi necessarie che gli hanno permesso all’Inter e in Europa di farsi riconoscere come uno degli esterni tra i più forti in circolazione. “Aveva già la testa all’epoca” spiega l’attuale mister della primavera 3 della Virtus Verona, che con i giovani è riuscito sempre a creare un legame importante, come sta facendo adesso in terra veneta: “Mi sto divertendo qui a Verona, ho la fortuna di lavorare con dei ragazzi che si impegnano e lavorano con serietà“.

La stessa che Dimarco ha messo in campo ogni giorno della sua carriera calcistica, e che gli ha permesso di diventare un fattore in casa Inter, con il club nerazzurro pronto a blindarlo con un rinnovo del contratto fino al 2028 a 4 milioni a stagione. Un riconoscimento all’impegno del giocatore, con mister Recenti che in esclusiva a Tag24 ha voluto raccontare Federico Dimarco dal suo punto di vista.

Mister,si aspettava che Dimarco diventasse così bravo?

“Assolutamente si, senza nessun dubbio, sin da quando lo abbiamo avuto al Sion nel 2018. Aveva 20 anni, era giovane, ma le qualità già si vedevano, doveva solo emergere ad altissimi livelli così come alla fine è riuscito a fare”.

Si è divertito ad allenarlo?

“Tantissimo, perché Fede ha sempre avuto la testa, e questo è un aspetto fondamentale per un calciatore. La testa arriva prima di qualsiasi qualità tecnica, tattica o fisica. Lui già l’aveva per arrivare in alto e un giorno esprimersi ed imporsi, così come sta facendo all’Inter”.

Qual’è stata quella caratteristica, oltre la testa, che le ha fatto capire che avrebbe potuto fare bene?

“La padronanza che aveva sulla fascia. Federico gioca esterno nel 3-5-2 di mister Inzaghi, ma anche con me e Paolo (Tramezzani) giocava da quinto, senza dimenticare il fatto che aveva anche grande capacità di adattamento visto che ha giocato anche come centrale di sinistra in una difesa a tre. Perché ha un mancino veramente educato, capace di fare grandi cross. Ma per il giocatore moderno padronanza e adattabilità sono fondamentali, e lui le ha entrambe”.

Peccava in qualcosa?

“No, sapeva che doveva lavorare per migliorare così come fanno tutti i calciatori.Poi c’è chi lo fa e chi non lo fa, e lui l’ha fatto”.

Dov’è migliorato di più?

“Non c’è un qualcosa di particolare, lui è migliorato in generale. Perché quando hai un giocatore come Federico che riesce a fare più cose, devi guardare sulla globalità, e lui ha dimostrato di lavorare sotto tutti gli aspetti. E’ migliorato in fase offensiva, difensiva, nell’uno contro uno. Non perché peccasse in qualcosa nello specifico, ma perché l’obiettivo era crescere a 360 gradi”.

Ad oggi è uno degli esterni più forti in Europa?

Assolutamente si, senza ombra di dubbio, non devo pensarci neanche un secondo”.

Ma l’Inter è il suo massimo oppure potrebbe ambire a qualcosa di più?

“Lui è tifoso dell’Inter, uno dei migliori club del mondo e finalista di Champions. Penso che abbia già raggiunto un top club. Poi è chiaro che nel calcio come diciamo sempre tutto può succedere, però lui è già al top”.

Mister, prima aveva parlato di testa, fondamentale per poter rimanere a certi livelli. Oggi si parla di alcuni giocatori invischiati nelle scommesse. Questo da la sensazione di essere arrivati in un punto dove non ci si accorge di questi problemi come la ludopatia?

“Non entro nel merito della vicenda in se, parlo di calcio giovanile e giovani. Ci vuole sicuramente attenzione alle problematiche giovanili, ci vogliono figure competenti che possano aiutare i ragazzi giovani. Bisogna conoscere tutti gli aspetti della realtà calcistica, a partire dai dilettanti, fino ad arrivare a livello professionistico”.

Come sta andando l’avventura con la primavera della Virtus Verona?

“Molto bene. Ho trovato un ambiente sano, che ha voglia di crescere e migliorare. L’ambiente Virtus è una realtà che sta crescendo come si deve”.

Da come lo hai spiegato sembra che ti si stia divertendo tantissimo

“Hai centrato il punto, questo è il mio stato d’animo oggi. Mi sto divertendo, sto lavorando con un gruppo di ragazzi che hanno voglia di lavorare e migliorarsi, se riesco a fare e bene è grazie a loro che lavorano seriamente. L’obiettivo è fare sempre meglio per portarli in prima squadra”.