Una sfida dopo l’altra, senza fermarsi mai, con l’obiettivo e la capacità di reinventarsi sempre, ritrovando passo dopo passo la giusta energia per un nuovo capitolo. Andrea Stramaccioni ha sempre avuto la passione per il calcio, ha iniziato dai più giovani e fatto parecchia gavetta. Poi la prima esperienza importante, quella con la Primavera dell’Inter e l’anno successivo il passaggio in prima squadra. Con i nerazzurri, prima e alla guida della Roma poi, i momenti più alti della sua carriera da allenatore. Prima di accettare alcune proposte dall’estero. Per commentare l’attuale campionato di Serie A, vista la sosta per le Nazionali, e la corsa scudetto, Stramaccioni, allenatore e commentatore tecnico di DAZN per la Serie A TIM, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Corsa scudetto, Stramaccioni a Tag24
Archiviata la prima settimana di sosta per gli impegni delle Nazionali. Con la sfida di domani contro l’Inghilterra per l’Italia si chiuderà questo secondo ciclo di gare per le qualificazioni in vista degli Europei che si disputeranno in Germania nel 2024. Una settimana turbolenta, fatta più di questioni extra campo che altro. Ma la pausa, come al solito, è il momento perfetto anche per fare qualche bilancio. Il primo posto, per ora, sembra riguardare solo Inter e Milan, ma a lungo termine le cose potrebbero cambiare. E poi ci sono le squadre partite in sordina, quelle che hanno già affrontato crisi e problemi, come Lazio, Roma, e Napoli soprattutto. Per commentare tutto questo, e molto altro, facendo un punto sulla corsa scudetto, Stramaccioni, allenatore e commentatore di DAZN, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.
Seconda sosta per le Nazionali, tempo di un primo bilancio. Per la corsa scudetto sarà lotta a due, Milan e Inter, o ci sono altre pretendenti?
“No, trovo questo campionato avvincente e difficile da pronosticare. Inter, Milan, Napoli e Juventus su tutte e poi attenzione al ritorno delle romane e alle outsider Fiorentina e Atalanta”.
Crisi Napoli, pesanti le dichiarazioni di De Laurentiis nei confronti di Garcia. Che idea ti sei fatto e come si fa ad andare avanti insieme?
“Credo che Garcia sia partito con alcune difficoltà di gestione, ma credo anche che in queste gare ravvicinate abbia la possibilità di raddrizzare la situazione. Restano da verificare le condizioni di Osimhen che potrebbero essere sicuramente un fattore importante”.
Conosci molto bene l’ambiente romano, con la vittoria sul Cagliari si scaccia definitivamente la crisi? Mourinho è l’uomo giusto?
“Roma è con Josè e stretta intorno alla squadra, queste vittorie convincenti hanno aiutato a ritrovare ottimismo. Ora bisogna recuperare Dybala e dare continuità perché la squadra al completo ha valori importanti”.
Ti aspettavi un impatto simile da parte di Lukaku?
“È sempre difficile arrivare in una nuova realtà e fare subito così bene sia a livello tecnico sia a livello di empatia con i compagni e l’ambiente in generale, ma nel caso di Romelu analizzo 3 fattori determinanti. Il primo: è l’allenatore che lo conosce perfettamente sia come uomo sia in campo; in secondo luogo c’è l’abitudine a giocare nel nostro campionato, che lui conosce bene e ha dimostrato come essere decisivo; terzo aspetto, secondo me molto importante, è il sistema di gioco che è lo stesso in cui agiva nell’Inter e per molte volte anche in nazionale belga. Insomma, dietro al suo impatto secondo me ci sono anche circostanze preparatorie molto importanti e di cui sicuramente la Roma e Mourinho avevano tenuto conto”.
Come la Roma, anche la Lazio ha faticato a trovare continuità. Dove possono arrivare i biancocelesti?
“La Lazio ha perso qualche punto di troppo in avvio di campionato ma sta crescendo partita dopo partita e ha trovato due risultati in Champions League che danno grande morale anche per il futuro. Sarri e i suoi ragazzi hanno compiuto un’impresa straordinaria ad arrivare secondi la scorsa stagione, non sarà facile ripetersi ma la qualità della Lazio resta alta”.