A poco più di una settimana dal gravissimo attacco terroristico di Hamas nei confronti di Israele, Alternativa Popolare esprime nuovamente il pieno sostegno a Tel Aviv e al suo diritto di esistere del suo popolo.

La netta presa di posizione del coordinatore nazionale Stefano Bandecchi e il presidente Paolo Alli – già chiaramente espressisi poche ore dopo l’attacco di Hamas ai danni del territorio israeliano – vuole sottolineare la piena solidarietà di tutta Alternativa Popolare al popolo di Israele nel momento in cui si rincorrono, sui media e nel dibattito pubblico e politico, troppe forme di ambiguità.

Bandecchi e Alli (AP): “La guerra in Israele potrà finire solo con la sconfitta di Hamas”

Nell’esprimere il loro sostegno a Israele nella sua guerra con Hamas, Bandecchi e Alli sottolineano come «l’unica condizione per poter tornare a parlare di pace» tanto in Israele quanto nei territori palestinesi – e in generale in tutto il Medio Oriente – sia «la sconfitta dell’organizzazione terroristica di Hamas».

Lo scopo dell’organizzazione palestinese – sostenuta anche «dall’Iran e da Hezbollah» è infatti chiaro: cancellare Israele, negando alla sua popolazione il diritto di esistere.

Ed proprio questa sete di distruzione, peraltro, a rendere qualsiasi compromesso con i terroristi impossibile. Anche perché, secondo i due vertici del partito di ispirazione popolare, anche il popolo palestinese «è vittima di Hamas, che lo tiene soggiogato con il terrore» negandogli il diritto alla pace.

L’auspicio, pertanto, è che nel proseguimento di questa sanguinosa guerra «Israele tenga conto della necessità – per quanto possibile in guerra – di evitare vittime innocenti anche tra i civili palestinesi».

Bandecchi e Alli: “Iran, Cina e Russia colpiscono Israele per destabilizzare tutto il mondo occidentale”

Lo scoppio – o il riaccendersi – della guerra tra Israele e Hamas assume, peraltro, un significato ben più grande.

Come sottolineano Bandecchi e Alli, infatti, questo conflitto «non è riducibile a una dimensione regionale, ma entra a far parte a pieno titolo del conflitto globale che si sta combattendo già da anni e che ha avuto una brusca impennata con l’aggressione russa allUcraina, della quale non ci dobbiamo mai dimenticare». In questi due angoli del mondo, sottolineando i vertici di AP, «si combatte la medesima battaglia per la difesa della libertà e della democrazia».

A testimonianza di questo collegamento, non a caso, vi sono le «intromissioni delle grandi potenze autocratiche e totalitarie che in queste ore si schierano di fatto contro Israele». Il riferimento, come è evidente, è a Cina, Iran e Russia le quali, nelle loro prese di posizione, deliberatamente «identificano Hamas con il popolo palestinese».

Scopo finale di questa instabilità – architettata da questi «registi» – è per Bandecchi e Alli evidente: destabilizzare l’Europa, «considerata l’anello debole delle democrazie occidentali».

Ecco chiarito dunque l’obiettivo tattico di Hamas e dei suoi mandanti, chiaramente riconoscibile: fermare il processo verso gli “accordi di Abramo“, avviato tra Israele, gli Emirati Arabi, il Bahrein e alla stessa Arabia Saudita.

Guerra Israele – Hamas, Bandecchi e Alli: “Rischio di estensione del conflitto in Libano altissimo. L’Europa deve far sentire la sua voce”

Nell’esaminare la complessità della situazione in corso il coordinatore nazionale e il presidente di Alternativa Popolare non mancano, infine, di analizzare i gravissimi rischi cui l’umanità va in contro.

Secondo Bandecchi e Alli, infatti, «il rischio dell’estendersi del conflitto a Libano e Iran è, purtroppo, molto elevato» e potrà essere evitato solo se «l’intera comunità internazionale farà tutto il possibile per evitare questa drammatica evenienza».

Proprio alla comunità internazionale spetterà peraltro – ma solo dopo aver sconfitto il terrorismo di Hamas – il compito di «mettere mano alla tanto invocata soluzione “due popoli due stati”, sulla quale israeliani e palestinesi di buona volontà concordano».

In questo delicato processo, inoltre, Bandecchi e Alli si appellano all’Europa affinché assuma una posizione netta, senza equivoci, facendo scelte chiare a favore di Israele e contro il terrorismo di Hamas. Questa responsabilità, enorme sentita dai due, sarà pienamente fatta propria da Alternativa Popolare.

Quando questo drammatico conflitto sarà terminato, infine, arriverà il momento della riflessione. In particolare, secondo Bandecchi e Alli, il popolo di Israele dovrà interrogarsi «sulle ragioni che hanno permesso un attacco al proprio territorio, considerato inattaccabile, da parte dei terroristi di Hamas».

La complessità delle minacce che attentano all’ordine mondiale impone «se ancora vi fosse bisogno di ricordarlo» di non abbassare mai la guardia, soprattutto a garanzia futura del mantenimento della pace «in una parte del mondo che è stata condizionata da sempre dalla madre di tutte le guerre e che, a sua volta, ha sempre condizionato gli equilibri nell’intero Medio Oriente».