Il calcio scommesse continua a turbare il mondo dello sport e dell’opinione pubblica. L’indagine si è aperta con il coinvolgimento del centrocampista della Juventus, Nicola Fagioli, per poi estendersi ad altri giocatori della nazionale italiana. L’arrivo delle forze dell’ordine a Coverciano per interrogare Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo ha aggravato ulteriormente la situazione. Anche il laterale della Roma, Nicola Zalewski, è finito nell’occhio del ciclone. Al momento non si sa ancora quanti nomi emergeranno nelle prossime ore ma la preoccupazione è alquanto evidente.
Paolo Crepet sul calcio scommesse: “Tutto questo stupore mi sembra assurdo”
La vicenda delle presunte “puntate” sulle partite di calcio è stata al centro della trasmissione “AAA – Cercasi stabilità”, in onda tutti i giorni su Radio Cusano Campus, condotta da Livia Ventimiglia e Simone Lijoi. Sull’argomento è intervenuto lo psichiatra e sociologo, Paolo Crepet, che ha parlato delle ragioni che spingono i calciatori a giocare su piattaforme di scommesse illegali. “É tutta una questione di soldi. Quando ne hai, ne vuoi sempre di più. È ingordigia, ma basta pensare al mondo del doping. Anche quelli – ha spiegato Crepet – erano atleti milionari eppure volevano i record, per guadagnare più soldi”.
Il sociologo ha sottolineato di essere rimasto molto sorpreso dall’ipocrisia di questi ultimi giorni. “Lo stupore mi sembra assurdo. Quando vediamo una partita ci sono le pubblicità delle società di betting. Questo comporta entrate per tutti – ha ribadito Crepet – ma induce anche le persone a scommettere. Mi sembra ovvio che il mondo del calcio sia strettamente connesso a quello delle scommesse, d’altronde la schedina si giocava anche in passato. Non serve che ora qualcuno faccia la Bella Addormentata nel Bosco, questo legame esiste da quando mondo è mondo”.
Scommesse, Fagioli, Tonali, Zaniolo e il ruolo imprescindibile della famiglia
Spesso si dice che la famiglia abbia un ruolo determinante e sia fondamentale affinché certe vicende non si verifichino. Non sempre, però, il suo intervento è risolutivo. “Qualsiasi genitore dovrebbe capire che un mondo come quello del calcio, che offre milioni a chi ha 16 anni, è pericoloso. I soldi non garantiscono la maturità e questi ragazzi sono immaturi. La famiglia a volte non ti porta dove dovresti andare. Spesso i giovani calciatori vengono da famiglie umili, che non hanno mai sognato così tanti soldi. Si fa presto a dire “Ma perché no? I soldi sono come le ciliegie, una tira l’altra”, ha spiegato lo psichiatra.
Inchiesta scommesse, Crepet: “La severità è l’unica via per uscirne”
Secondo Crepet per arginare questa emergenza è necessario essere essere più severi: “Ricordo che Nereo Rocco, allenatore del Milan durante gli anni ’60, aveva giovani molto promettenti e voleva tutelarli. Per questo mandava il suo massaggiatore sotto casa dei giocatori per controllare a che ora fossero tornati a casa la sera. In molti hanno saltato diverse partite a causa dei loro atteggiamenti” .
NON PERDERTI Caso scommesse, il legale di Zaniolo: “Non ha puntato sul calcio” e Scommesse, Tonali collaborerà, ma la FIGC…