E’ giusto usare soldi pubblici per pagare la presenza e le parole di un pregiudicato in programmi della tv di stato? E’ questo che si chiedono molti dei cittadini che, versando le tasse, quei soldi li hanno messi a disposizione anche della Rai, e forse non si aspettavano che sarebbero finiti a sovvenzionare le ospitate di Fabrizio Corona, già condannato per estorsione e improvvisamente tornato ad essere considerato una persona interessante. Una persona da ascoltare grazie alle sue rivelazioni sull’ennesimo scandalo calcio scommesse che segna il calcio italico. Il punto della questione però, non sembra tanto l’interesse ad ospitare e intervistare un personaggio come Fabrizio Corona, il punto più controverso riguarda i soldi pubblici utilizzati a questo fine.
Rai, le ospitate di Fabrizio Corona salgono a tre: infuria la polemica
A sollevare la questione all’interno del Cda e a chiedere spiegazioni all’ad Roberto Sergio e al dg Giampaolo Rossi sono stati nelle ultime ore la consigliera Francesca Bria in quota Pd e il consigliere Alessandro Di Majo in quota M5S, mentre in Parlamento il deputato verde Angelo Bonelli è intenzionato a presentare questa settimana un’interrogazione parlamentare urgente alla Commissione di Vigilanza.
Intanto i telespettatori si godranno a breve un’altra intervista all’ex agente di fotografi. Dopo l’”a tu per tu” con Francesca Fagnani nella prima puntata stagionale di Belve e la lunga intervista a Domenica In con Mara Venier, domani sera, martedì 17 ottobre, Fabrizio Corona sarà ospite della già ministra dell’agricoltura e deputata, riconvertitasi a conduttrice televisiva, Nunzia De Girolamo.
Il nome di Fabrizio Corona è quello su cui si punta dopo la prima puntata del programma Avanti Popolo per risollevarne gli ascolti che, per la serata d’esordio della scorsa settimana, sono risultati piuttosto deludenti.
Quella dell’ex agente di fotografi, protagonista negli ultimi giorni di rivelazioni scottanti su un giro di scommesse che coinvolge nomi importanti del calcio nazionale, è di certo considerata quindi una gran carta da giocare per rialzare gli ascolti, ma a che prezzo? Trentaquattromila euro finora, pare, spicciolo più, spicciolo meno.
L’ospite attualmente più ricercato e ambito dai talk show di punta della televisione pubblica italiana infatti, stando ai bene informati, avrebbe preso dodicimila euro per ognuna delle due interviste già rilasciate (Belve e Domenica In), mentre per il programma del martedì sera andrà a prendere “poco meno”.
Al centro dell’interrogazione parlamentare che presenterà Bonelli, secondo quanto riporta Repubblica, ci sarà quindi proprio l’ammontare del cachet riconosciuto all’ospite dall’azienda di servizio pubblico, insieme al chiarimento richiesto su “se è in linea con il contratto di servizio offrire la ribalta a una persona condannata in via definitiva dalla Cassazione e prevedere un compenso per la sua presenza”.
La consigliera Bria sottolinea al quotidiano che con il precedente amministratore delegato si stavano per varare delle Linee Guida sulla gestione di casi simili.
E mentre i vertici Rai vengono travolti dalla bufera di polemiche, il protagonista continua a fare il suo mestiere, alimentando l’attesa per le “clamorose rivelazioni” che promette di fare solo e unicamente seduto davanti a Nunzia De Girolamo e davanti al pubblico della prima serata di Rai Tre, in questo, va riconosciuto, onorando l’esclusiva lautamente pagatagli.
Rimane poi una domanda che chi paga il canone potrebbe ancora porsi: ma in Rai, dove risulta siano impiegati e pagati, anche loro con soldi pubblici, più di duemila giornalisti, veramente non c’è più nessuno in grado di fare il proprio mestiere trovando notizie importanti e riuscendo ad accaparrarsi interviste esclusive, senza essere costretti a comprarle?