La preside Loredana Di Cuonzo, dirigente scolastica del Liceo Classico e Musicale ‘Giuseppe Palmieri’ di Lecce, torna sulla discussa circolare nella quale ha introdotto un ‘dress code’ per il suo istituto a cui tutti – studenti ma anche professori e genitori – devono attenersi, spiegando le ragioni del provvedimento e raccontando di non aver incontrato opposizioni alla sua introduzione.
Liceo Palmieri di Lecce, la preside Di Cuonzo a Radio Cusano Campus sul dress code a scuola: “Necessario ribadirlo? Evidentemente sì”
Si torna a parlare della circolare del Liceo Classico e Musicale ‘Giuseppe Palmieri’ di Lecce, che stabilisce alcune regole in merito al ‘dress code’ nell’ambiente scolastico.
Loredana Di Cuonzo, preside dell’istituto, è intervenuta ai microfoni di ‘AAA – Cercasi stabilità’, programma condotto da Livia Ventimiglia e Simone Lijoi su Radio Cusano Campus e ha raccontato cosa l’ha spinta a emanare il provvedimento e quali sono state le reazioni a esso.
La dirigente scolastica ha spiegato, anzitutto, che la sua circolare “non è un’imposizione come qualche collega può aver scritto qualcosa di simile in passato. È – precisa – una disposizione, in cui si chiede che venga fatta una determinata cosa, in questo caso vestirsi opportunamente, per una ragione precisa“.
La preside si è chiesta, retoricamente, se si possa “andare dal prefetto in ciabatte da mare e con il pantaloncino corto“, e ha sottolineato come la scuola sia “un ufficio e bisogna venire vestiti con la stessa forma di rispetto“. Un decoro che era andato perso all’inizio di quest’anno in cui c’è stata quella che la professoressa Di Cuonzo ha definito “un’epidemia di pancini scoperti, pantaloncini e scollature eccessive, con un allentamento dell’attenzione anche da parte degli adulti“.
Dress code a scuola, le reazioni di studenti e adulti?
La vicenda interviene in un contesto come quello scolastico che, in alcuni casi, mostra di aver perso il proprio ruolo di bussola morale oltre che culturale, come ha confermato il caso dello studente che ha sparato a un’insegnante con una pistola a pallini in provincia di Salerno.
Chi, però, potrebbe aspettarsi reazioni negative alla proposta della preside di Lecce, resterà deluso. “Non ci sono state reazioni di nessun tipo“, spiega la dirigente scolastica. “Anzi – continua – qualcuno mi ha chiesto se fosse necessario ribadire simili norme e non ho nemmeno risposto. Basti pensare che una volta ho dovuto fermare una signora che era entrata a scuola con il suo cane…“
Anche i ragazzi hanno compreso.
“Ho detto loro che quando andranno a fare un colloquio di lavoro, non potranno presentarsi col cappello o il pantaloncino corto“, ha raccontato la preside, insistendo sul concetto di ‘opportunità’ di un certo tipo di abbigliamento. “L’opportunità è mancanza di esagerazioni – ha spiegato in chiusura del suo intervento – Audrey Hepburn è stata la donna più elegante del mondo perché ha inventato il semplice tubino nero con giro di perle come abbigliamento che può andare bene per andare a fare la spesa al mercato, ma anche per una cena di lavoro, mantenendo comunque la sua eleganza“.