Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni in merito alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione promossa dalla FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per alimentazione e agricoltura, con sede a Roma.
Il capo dello Stato italiano ha ribadito la necessità di raggiungere al più presto una sostenibilità per la vita sul pianeta, termine che ha però più definizioni. Non significa solo combattere la fame nel mondo oggi ma abbatterne le cause.
“Raggiungere questa “sostenibilità” oggi vuol dire non solo combattere la fame nel presente, ma impegnarsi per sradicare le cause che ne sono all’origine: penso alla perdurante difficoltà di alcune regioni del mondo di uscire dalla spirale della povertà, ai numerosi conflitti, con il loro bagaglio di crisi umanitarie sempre più protratte nel tempo; all’intensità e frequenza delle catastrofi naturali causate da un cambiamento climatico, che già oggi sta condizionando ogni aspetto della nostra vita, devastando interi territori e mietendo vittime. Ne sono tragica testimonianza le ultime inondazioni di Derna in Libia.”
FAO, Mattarella: “Il diritto al cibo e all’acqua è diritto alla vita”
Mattarella ha proseguito nel suo discorso sulla fame nel mondo criticando duramente la decisione di Mosca di uscire dall’accordo sul grano, definendola “scellerata”.
“La scellerata decisione di Mosca del luglio scorso di uscire dall’accordo sul grano peggiora ulteriormente lo scenario. E’ un delitto trasformare cibo e acqua in strumenti di conflitto. Al contrario, sono testimonianza della indivisibilità del destino dell’umanità. Il diritto al cibo e all’acqua è iscritto dentro un più ampio diritto alla vita, e sorreggono un’idea di “sicurezza umana” che richiede cooperazione. È questa la sfida che ci interpella: dare vita e dignità alle persone, ai popoli, di ogni latitudine.”
FAO, Mattarella: “Assistiamo a un preoccupante aumento delle tensioni internazionali”
Il capo dello Stato prosegue nel suo lungo discorso ribadendo l’aumento delle tensioni internazionali. Oltre al citato caso di Mosca, in rapporto alla situazione con l’Ucraina, è notizia ancora più recente il crescere dei contrasti tra Israele e Gaza.
La questione relativa alla mancanza di cibo colpisce anche altre aree però, teatri di guerre endemiche che provocano crisi e carestie terribili per la popolazione, come la Siria, o inondazioni che causano scenari devastanti, come la Libia.
“Assistiamo ad un preoccupante aumento delle tensioni internazionali, ad un allargarsi delle faglie fra Paesi e fra regioni del mondo e ad un ritorno di atteggiamenti imperialistici e dei nazionalismi. Il Medio Oriente è nuovamente in fiamme, a causa di un vile attacco che è già riuscito ad elevare a livelli inusitati la spirale dell’orrore e delle violenze.
L’insicurezza alimentare non è solo scarsità di cibo: è anche mancato accesso all’acqua e la Giornata Mondiale dell’Alimentazione di quest’anno è, opportunamente, dedicata proprio a questo aspetto. L’accesso all’acqua, è un diritto fondamentale, oggi troppo spesso a rischio, anche per effetto del cambiamento climatico che vede la desertificazione di aree sempre più estese del pianeta.
Le sfide che ho richiamato – dal cambiamento climatico, all’aumento dei conflitti, alla scarsità di cibo ed acqua, che ne sono la conseguenza – hanno un denominatore comune: sono tutte transnazionali. Da qui l’esigenza di combatterle utilizzando e valorizzando al meglio quel formidabile strumento rappresentato dalle Nazioni Unite, l’unico disponibile, e, per quel che riguarda l’agricoltura e la nutrizione, dalle Agenzie che orgogliosamente ospitiamo qui a Roma.”