Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo della legge di Bilancio 2024. Tra i dossier più importanti, quello sulle pensioni. Andiamo a scoprire quali sono le misure decise dal governo.

Pensioni 2024, niente Quota 41

Per quanto riguarda le pensioni, il governo ha dovuto prevedere le risorse necessarie per garantire gli aumenti legati all’inflazione. Il tasso di rivalutazione previsto per quest’anno dovrebbe situarsi tra il 5% e il 6%, con una percentuale stimata al 5,4% secondo la Nadef.

Inoltre, sono previste le seguenti misure:

  • Quota 103 – Quota 104
  • Ape sociale estesa anche alle donne.
  • Aumento delle pensioni minime, con l’obiettivo di sostenere il reddito dei pensionati con assegni particolarmente bassi.
  • Possibilità di trasferire il Tfr direttamente su un fondo pensione, offrendo ai lavoratori un’opzione aggiuntiva per la gestione dei loro risparmi pensionistici.

Il panorama della riforma previdenziale sta gradualmente prendendo forma, e cerchiamo di comprendere cosa potrebbe cambiare a partire da gennaio 2024. Iniziamo parlando di Quota 104, che sembra destinata a sostituire Quota 103, stando alle dichiarazioni del governo. Sebbene i dettagli delle nuove misure non siano ancora noti, è probabile che l’età minima per richiedere il pensionamento anticipato aumenterà da 62 (come previsto per Quota 103) a 63 anni, con 41 anni di contributi versati.

Il ministro Giorgetti ha specificato che “per Quota 103” verranno innalzati “i requisiti di età, pur mantenendo i 41 anni di contributi necessari per accedere alla pensione”. Ha inoltre aggiunto che la proposta del governo non riguarda una “Quota 104 completa”, ma prevede “un meccanismo di incentivi per prolungare l’attività lavorativa e una penalizzazione per coloro che decidono di andare in pensione in anticipo”.

Come previsto, Quota 41 non ha trovato spazio, o meglio non ha trovato coperture. La misura, cavallo di battaglia della Lega, è stata posticipata al prossimo anno, quando il governo cercherà di approvare una riforma strutturale delle pensioni che possa superare definitivamente la Legge Fornero.

Opzione Donna

Giorgia Meloni ha annunciato in una conferenza stampa relativa alle pensioni che “Ape sociale e Opzione donna saranno sostituite da un’unica misura di flessibilità in uscita.” Questa nuova iniziativa prevede la possibilità di uscire dal mondo del lavoro a 63 anni con 36 anni di contributi per alcune categorie, con una riduzione a 35 anni per le donne.