L’ultimo quadro politico, basato sul sondaggio recente condotto da Termometro Politico tra il 10 e il 12 ottobre 2023, svela una tendenza in crescita del centrodestra italiano. Le cifre mostrano che Fratelli d’Italia, capeggiato da Giorgia Meloni, raccoglie il 29,8% delle preferenze. Seguono Lega con il 9,6% e Forza Italia con il 6,4%. In contrasto, le fazioni del PD e del M5S mostrano una diminuzione delle simpatie, registrando rispettivamente il 19% e il 16,3%. Azione ha registrato un lieve aumento, situandosi al 3,6%, mentre Sinistra/Verdi si colloca sotto la soglia critica di sbarramento. Il sondaggio ha anche sondato la fiducia degli italiani verso il premier Meloni. I risultati mostrano un incremento di fiducia, con il 42% degli intervistati che esprime un parere positivo sulla sua leadership.
Sondaggi Termometro Politico: l’opinione degli italiani sulla guerra tra Israele e Hamas
L’attenzione si è poi spostata su un argomento internazionale delicato, la contesa tra Israele e Hamas. Gli italiani sembrano avere opinioni divise riguardo al conflitto. Il 54,9% si esprime a favore di Tel Aviv, mentre il 37,6% mostra simpatie per i miliziani palestinesi. Ma la questione si fa più complessa quando si considerano le specifiche posizioni: tra coloro che supportano Israele, il 20,5% critica l’assedio alla Striscia di Gaza. Al contrario, tra chi esprime sostegno a Hamas, il 33,2% si oppone alle azioni di terrorismo rivolte contro i civili israeliani. Una minoranza in entrambi i campi, con il 34,4% e il 4,4% rispettivamente, adotta posizioni più estreme.
La percezione pubblica sul ruolo del governo Meloni nel conflitto è altrettanto variegata. Il 44,8% degli intervistati ritiene che l’Italia sia eccessivamente incline a sostenere Israele. Tuttavia, una percentuale vicina, il 41,9%, ritiene che la posizione del governo sia equilibrata. Una piccola frazione, il 5,7%, sostiene che l’approccio italiano sia troppo cauto nella difesa di Israele.
Sondaggi Termometro Politico: la percezione del rischio terroristico in Italia e in Europa
Sul fronte della sicurezza, c’è una preoccupazione palpabile riguardo alle possibili ripercussioni del conflitto in Europa. Secondo il sondaggio, il 38,8% degli italiani considera molto probabile che il terrorismo islamico possa colpire l’Italia e l’Europa a seguito del conflitto. Al contrario, il 41,1% crede che ci sia un rischio, ma che non sia particolarmente elevato. Una minoranza del 16,5% è convinta che non ci saranno ripercussioni in Europa, vedendo la contesa come una questione strettamente locale.
La magistratura fa opposizione al governo sul tema immigrazione?
La questione dell’immigrazione è uno degli argomenti più dibattuti e sensibili in Italia. Nel mezzo di questo dibattito, alcune recenti decisioni dei tribunali, come ad esempio a Catania, hanno suscitato molte reazioni. Queste sentenze hanno portato a disapplicare specifici decreti come il noto Decreto Cutro. A seguito di tali eventi, si è alimentato un dibattito riguardo al ruolo della magistratura e alla sua interazione con le scelte politiche del governo.
Un sondaggio recente ha cercato di comprendere come gli italiani vedono la posizione della magistratura rispetto al governo attuale, in particolare al governo Meloni. Dai dati emerge che quasi la metà degli intervistati, precisamente il 44,6%, ritiene che la magistratura stia effettivamente agendo in opposizione al governo sul tema dell’immigrazione.
Il 34% ritiene invece che questa opposizione sia semplicemente una narrazione della maggioranza che rischia di mettere in pericolo l’indipendenza della magistratura. Tra le due principali correnti di pensiero, c’è anche un gruppo intermedio che rappresenta circa il 19,6% degli intervistati. Questa fascia della popolazione non si identifica pienamente con nessuna delle due posizioni estreme e sembra cercare una via di mezzo, magari interpretando le azioni della magistratura come un mix di indipendenza giudiziaria e reazione alle politiche governative.
Nota metodologica
Per chi fosse interessato ai dettagli metodologici, il sondaggio è stato condotto utilizzando il metodo CAWI. Un totale di 3800 interviste sono state raccolte in un lasso di tempo compreso tra il 10 e il 12 ottobre 2023.