Il centrocampista del Newcastle United Sandro Tonali è uno dei calciatori coinvolti nel caso scommesse che sta scuotendo il mondo del calcio italiano. Dopo aver dovuto lasciare – insieme a Nicolò Zaniolo – il ritiro della Nazionale Italiana a Coverciano, il classe 2000 sarebbe pronto a collaborare con la giustizia sportiva. La procura della FIGC, intanto, valuta i prossimi passi e l’ex centrocampista del Milan potrebbe incappare in pene severe. Il procuratore federale Chiné ha aperto un fascicolo su Sandro Tonali e ora si dovrà accertare se le sue scommesse erano anche sul calcio e sull’ex squadra, il Milan.

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Tonali pronto ad autodenunciarsi per il caso scommesse

Giovedì 12 ottobre, il mondo del calcio italiano è rimasto scosso: le forze dell’ordine hanno oltrepassato i cancelli di Coverciano e hanno avuto colloqui con due calciatori. Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo sono stati iscritti nel registro degli indagati per il caso scommesse che sta scuotendo la Serie A. I due calciatori hanno poi lasciato il ritiro della Nazionale Italiana e fatto ritorno in Inghilterra – rispettivamente a Newcastle e Birmingham – per tornare ad allenarsi con i propri club. Stando a quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l’ex centrocampista del Milan sarebbe pronto ad autodenunciarsi. Il classe 2000, così come fatto in precedenza dallo juventino Nicolò Fagioli, avrebbe ammesso i propri errori e sarebbe pronto a chiedere aiuto.

Cosa rischia?

Ma cosa rischia Sandro Tonali per il caso scommesse? Il centrocampista del Newcastle United potrebbe aver violato l’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva. Secondo questa legge, non è vietato puntare sullo sport, ma lo è sulle competizioni UEFA, FIFA e FIGC. Nel caso in cui Sandro Tonali venisse condannato per aver violato questo articolo, rischierebbe 3 anni di squalifica, che potrebbero diventare 5 nel caso avesse scommesso sulla propria squadra.

Sandro Tonali si è pentito e avrebbe deciso di chiedere aiuto. Sempre secondo quanto riportato dalla Rosea, il centrocampista del Newcastle United potrebbe anche chiedere il patteggiamento, come fatto da Nicolò Fagioli. L’ex Milan potrebbe essere spedito in una comunità per la dipendenza dal gioco.

La differenza con Fagioli

Entrambi indagati dalla procura di Torino e dalla procura federale, Sandro Tonali e Nicolò Fagioli potrebbero avere un iter giudiziario differente. Il classe 2001 della Juventus, infatti, si è autodenunciato e sta già collaborando con la giustizia. Come prevede il regolamento della FIGC, in caso di accordo prima del deferimento la pena viene automaticamente tagliata del 50% (dunque lo stop minimo di 3 anni si scenderebbe a 18 mesi). Anche grazie alla collaborazione fornita, l’ex Cremonese potrebbe scendere anche a 10 mesi di squalifica. Il classe 2001 non avrebbe scommesso sulla sua squadra e questo aspetto permette un accordo e una pena ridotta.

Per Sandro Tonali il percorso potrebbe essere diverso. La procura federale dovrà prima accertare che l’ex rossonero non abbia scommesso sul suo vecchio club. Per Nicolò Fagioli l’accordo sembra già essere stato raggiunto e sarebbe in attesa di essere ufficialmente formalizzato, ora bisognerà aspettare l’evolversi delle indagini e capire se anche il classe 2000 collaborerà per stabilire un idoneo periodo di squalifica.