Le strade della Toscana sono un colabrodo e rappresentano un un freno allo sviluppo oltre che a rappresentare un serio rischio per la sicurezza della persone. Tra queste vie la Siena-Firenze, chiamata l’Autopalio, è quella che sta peggio con i suoi cantieri infiniti e i numerosi viadotti sui quali Anas sta facendo controlli. E’ una strada vecchia, che avrebbe bisogno di essere fatta di nuovo. Le autorità pubbliche lo sanno e ancor di più i cittadini che in duemila hanno sottoscritto una petizione on line lanciata dall’ex sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi, ora governatore della Misericordia della città turrita e spesso alle prese anche con il problema dei soccorsi alle persone vittime di incidenti in una strada dove per alcuni tratti si viaggia a una sola corsia.

Una petizione per l’Autopalio in pochi giorni firmata da duemila cittadini

Nei mesi scorsi c’è stata la firma di un protocollo tra Ministero-Regione-Autostrade per interventi come la riqualificazione di tratti di carreggiate, come a Firenze Nord e Barberino, l’adeguamento dello svincolo Firenze-Scandicci e interventi incisivi come la terza corsia Incisa-Valdarno. Ma è tutta la Toscana che soffre di un ritardo infrastrutturale che frena lo sviluppo economico e mette in pericolo la vita delle persone.

Stefano Bisi