L’alto ufficiale 007 dell’Iran Mohammed Akik si trova nel reparto di terapia intensiva di un ospedale a Teheran dopo essere stato l’obiettivo di un attentato. L’alto ufficiale dell’intelligence del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica è ricoverato in condizioni critiche a causa delle gravi ferite riportate durante la sparatoria. Le informazioni sulle condizioni di Akiki sono state diffuse dallo scrittore israeliano Amir Tsarfati, tramite il proprio canale Telegram. Al momento non è ancora possibile ricostruire la dinamica e le motivazioni dell’attacco, ma stando alle prime ricostruzioni di esperti e analisti potrebbe esserci un legame con la situazione del Medio Oriente, l’aggressione di Hamas a Israele e la risposta dello Stato ebraico.

Iran, attentato all’alto ufficiale 007 Mohammed Akiki: condizioni gravi

L’attacco potrebbe far parte della cosiddetta “dottrina 7 ottobre”, con i circoli politici, militari e d’intelligence israeliani intenti a esaminare un contesto radicalmente cambiato, che richiede nuove regole e modalità operative. I vertici di Israele, dunque, sono convinti che lo status quo di Israele, con Hezbollah al confine Nord e Hamas a Sud, non sia più accettabile e vada cambiato quanto prima. Una questione cruciale di tale dottrina riguarda in particolare gli sponsor e gli alleati di Hamas, dunque l’Iran e il cosiddetto asse della resistenza, composto da Hezbollah in Libano, il regime di Assad in Siria, gli Houthi in Yemen e le milizie sciite in Iraq.

L’ex ministro dell’Interno italiano, Marco Minniti, a “In Mezz’ora” su Rai3 ha affermato che “è possibile che dietro all’attentato ci sia il Mossad [i servizi segreti israeliani, NdR], l’ultimo era avvenuto nel 2022, in quel caso la mano del Mossad era evidente.

Attentato: parte della “dottrina 7 ottobre” o delle proteste anti-regime?

La possibile motivazione dietro all’attentato ad Akiki, secondo una seconda ipotesi, potrebbe essere correlata alle proteste anti-regime in corso da più di un anno in Iran. Questa seconda ricostruzione dei fatti al momento pare, tuttavia, meno plausibile.