Fondo innovazione agricoltura: attraverso la pubblicazione di un apposito decreto del 9 agosto 2023 all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 240 del 13 ottobre 2023 da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), sono stati definiti quelli che sono i criteri e le modalità di accesso al Fondo per l’innovazione in agricoltura.

A tal proposito, con il sopra citato decreto ministeriale viene disciplinato tutto ciò che riguarda gli interventi che sono stati introdotti dall’art. 1, comma 428 e ss., della legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (c.d. Legge di Bilancio 2023) e che hanno come obiettivo principale quello di fornire un sostegno ai progetti di innovazione che sono mirati allo sviluppo e al miglioramento dei seguenti settori:

  • l’agricoltura;
  • la pesca;
  • l’acquacoltura.

Questo scopo, nello specifico, viene raggiunto garantendo dei contributi a fondo perduto, per un ammontare pari a 75 milioni di euro per quanto riguarda l’anno 2023, 2024 e 2025, ai soggetti che investono nel miglioramento delle tecnologie legate alla gestione dell’impresa, alle macchine, ma non solo.

Una parte delle sopra citate risorse è riservata esclusivamente ai soggetti che sono situati all’interno dei territori che sono stati colpiti dall’emergenza alluvionale prevista dalle delibere del Consiglio dei Ministri (CdM) del 4 maggio 2023, del 23 maggio 2023 e del 25 maggio 2023.

Nello specifico:

  • 10 milioni di euro sono le risorse economiche previste per l’anno 2023;
  • 30 milioni di euro sono le risorse economiche previste per l’anno 2024;
  • 35 milioni di euro sono le risorse economiche previste per l’anno 2025.

Senza indugiare ulteriormente, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il Fondo innovazione agricoltura ed, in particolare, quali sono i soggetti che possono beneficiare dei contributi a fondo perduto previsti, nonché quali sono gli importi di questi ultimi.

Fondo innovazione agricoltura: ecco quali sono i soggetti beneficiari del contributo a fondo perduto

Ecco qui di seguito i soggetti che possono beneficiare del contributo a fondo perduto previsto dal sopra citato decreto del MASAF:

  • le piccole e medie impese (PMI) che sono iscritte presso il registro delle imprese con una delle seguenti qualifiche:
    • la qualifica di “impresa agricola”;
    • la qualifica di “impresa ittica”;
    • la qualifica di “impresa agromeccanica”;
  • le PMI che sono attive da un periodo minimo di 2 anni;
  • le PMI che hanno la propria sede operativa in Italia;
  • le PMI che si trovano in una situazione di difficoltà;
  • le PMI che effettuano degli investimenti in innovazione tecnologica per importi compresi tra 70.000 euro e 500.000 euro (l’importo minimo per il settore della pesca è pari a 10.000 euro);
  • le PMI che non hanno ricevuto aiuti considerati illegali o incompatibili da parte della Commissione europea.

Ecco quali sono gli importi del contributo a fondo perduto

Gli importi del contributo a fondo perduto sono concessi in percentuale diversa in base alla qualifica con la quale la piccola e media impresa richiedente si è iscritta al registro delle imprese, ma anche in base all’ammontare che viene investito.

Ecco qui sotto gli importi dei contributi a fondo perduto che sono previsti per le PMI con qualifica agricola o ittica:

  • contributo pari al 75% per importi fino a 100.000 euro;
  • contributo pari al 65% per importi compresi tra 100.001 euro e 200.000 euro;
  • contributo pari al 55% per importi compresi tra 200.001 euro e 300.000 euro;
  • contributo pari al 45% per importi compresi tra 300.001 euro e 500.000 euro.

Ecco, invece, gli importi validi per le PMI con qualifica agromeccanica:

  • contributo pari al 100% per importi fino a 100.000 euro;
  • contributo pari al 90% per importi compresi tra 100.001 euro e 200.000 euro;
  • contributo pari al 80% per importi compresi tra 200.001 euro e 300.000 euro;
  • contributo pari al 70% per importi compresi tra 300.001 euro e 500.000 euro.

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