Come è ormai noto a tutti, i virus non sono immutabili, ma anzi continuano ad adattarsi e a cambiare con il passare delle settimane e dei mesi: per questo motivo è importante sapere quali sono i nuovi sintomi del Covid aggiornati ad ottobre 2023. Le cronache nazionali, negli ultimi tempi, sono tornate ad evidenziare un aumento dei contagi da Coronavirus in Italia e all’estero. Questo avviene perché appunto esso non è stato completamente sconfitto, ma anzi continua a circolare nelle sue varianti.

Nuovi sintomi Covid ottobre 2023: quali sono e come riconoscerli

Sono tanti i medici e gli esperti che, alla luce del nuovo aumento dei contagi, invitano la popolazione a fare attenzione a quelli che sono i nuovi sintomi del Covid di ottobre 2023. È bene precisare che comunque, al momento, la situazione è sotto controllo. Ricordiamo inoltre che gran parte della popolazione italiana è vaccinata con più dosi. Dunque, non siamo in un momento allarmante come successo invece in passato.

In ogni caso, visto che i contagi da Coronavirus sembrano aumentare ogni giorno di più sia nel nostro Paese che in altre parti del mondo, essere informati sui nuovi sintomi non può che rappresentare per tutti noi un vantaggio. È sempre meglio sapere quali sono e dunque come possiamo riconoscerli.

Come si legge sul sito dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano, i sintomi di oggi sono “piuttosto diversi” da quelli a cui eravamo stati abituati con l’inizio della pandemia. Nel 2020 una delle “spie” principali erano la diminuzione e l’alterazione di sensi come il gusto e l’olfatto.

Oggi invece i segnali che potrebbero indicarci di avere contratto il virus non sono esattamente gli stessi. A fornirci un quadro generale della situazione è il direttore medico sanitario dell’Humanitas di Rozzano, il professor Michele Lagioia. Il dottore spiega che, nel mese di ottobre del 2023, i sintomi del Covid-19 sono principalmente:

  • Tosse secca
  • Febbre anche lieve
  • Difficoltà respiratorie
  • Mal di gola
  • Mal di testa
  • Problemi nasali
  • Voce rauca
  • Dolori muscolari
  • Dolori articolari

Questi, come confermano molti altri esperti, sono sicuramente i più diffusi. Se dunque presentate uno o più dei segnali appena elencati, sarebbe corretto sottoporvi a un tampone. Vanno bene sia quello antigenico, sia quello molecolare.

Cosa fare se il tampone è positivo: le regole Covid in vigore

Se, dopo aver fatto il tampone, risultate positivi al Coronavirus, diversamente da quanto avveniva nei tempi più duri e più difficili della pandemia in Italia, non siete comunque tenuti a seguire delle regole stringenti. Nella circolare pubblicata lo scorso 11 agosto dal Ministero della Salute si legge che chi ha contratto il virus non è, ad esempio più tenuto, ad osservare l’isolamento.

Ciò però ovviamente non ci impedisce di prevedere qualche accorgimento in più. Sarebbe corretto, per evitare un’ulteriore diffusione del Covid, rimanere a casa se si è sintomatici, non frequentare ambienti affollati, lavarsi le mani con acqua e sapone o igienizzarle più spesso.

E ancora: indossare la mascherina se si hanno a contatti con altre persone, specialmente se si tratta di soggetti a rischio. Evitare di avvicinarsi senza precauzioni a donne in stato di gravidanza o di frequentare ospedali e residenze per anziani. Si consiglia inoltre di avvisare, in caso di positività, le persone con cui si è stati a contatto.

Quando contattare il medico?

Solitamente, nel giro di qualche giorno, il Covid dovrebbe passare. Per essere sicuri potete fare un tampone di controllo. Se però siete soggetti fragili o immunodepressi, se i vostri sintomi non si risolvono nel giro di 3/4 giorni o le condizioni cliniche peggiorano, non esitate a contattare il vostro medico di fiducia per capire come procedere.

Il dottore Lagioia, esperto del settore, ricorda infine che al momento in Italia stanno circolando alcune varianti, come riportato dall’Iss ad inizio del mese. Nel nostro Paese si registra

Una predominanza di ceppi virali Omicron tra cui si osservano numerosi ricombinanti riconducibili a XBB e relativi sotto-lignaggi.

Tra questi vi è la netta prevalenza di EG.5, “Eris”. Attenzione anche a BA.2.86, nota come “Pirola”.