Le violenta guerra in corso in Medio Oriente aumenta il rischio di terrorismo a livello globale? Come stanno trattando la questione sulla sicurezza i leader europei? E in Italia com’è la situazione?
Esaminiamo la crescente minaccia terroristica a livello globale e scopriamo se, le tensioni in corso nel Medio Oriente, influenzano la stabilità internazionale.
Quanto è alto il rischio terrorismo in questo momento?
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha paragonato Hamas alla Gestapo e alle SS, con queste parole: “Hamas è come l’IS (la milizia terroristica islamica), come la Gestapo, come le SS. Fanno la stessa cosa. Sono terroristi. Sono degli assassini”, ha detto il vicepremier, come riportato dall’agenzia di stampa ANSA.
Allo stesso tempo, ha accusato Hamas di utilizzare il popolo palestinese nella Striscia di Gaza come “scudo protettivo”.
Ecco perché ci si chiede quanto è alto ora il rischio terrorismo in Europa e in Italia?
Possiamo affermare che la minaccia terroristica è sicuramente elevata in questo momento. Dopo il grave attacco senza precedenti di Hamas contro Israele, la preoccupazione che il conflitto armato scateni una conflagrazione nel resto del mondo è giustamente forte e ha una base.
Se il conflitto in Medio Oriente dovesse durare a lungo, la minaccia terroristica in Europa occidentale e centrale aumenterebbe tantissimo. Perché?
Prima di tutto perché altri gruppi islamici come lo Stato Islamico (IS) potrebbero iniziare a mostrare solidarietà ad Hamas e ad usare la guerra in Israele per i propri scopi.
Il secondo motivo è che la questione palestinese è sempre stata una motivazione importante del terrorismo islamico. Diciamo che in questo momento storico l’ISIS ha di nuovo motivazioni politiche sulle quali costruire le sue azioni criminali.
Una guerra sanguinosa contro Hamas potrebbe quindi portare sulla scena altri islamisti.
Questo significa che potrebbe esserci un’alleanza tra le varie organizzazioni terroristiche islamiche? Non è detto. Per aumentare il rischio di attacchi terroristici in Europa, non serve che le varie organizzazioni si accordino.
Basta avere un fine comune per riaccendere la terribile “guerra contro gli infedeli”.
Una cosa è certa: le ultime azioni terroristiche sono state sempre compiute da combattenti solitari. Se adesso, però, scoppiasse una guerra più lunga, questi singoli potrebbero tornare attivi e cercare di organizzarsi meglio.
L’escalation in Medio Oriente rappresenta una grande opportunità per i terroristi dell’Isis di mobilitarsi nuovamente con maggiore forza. Anche perché il leader di Hamas sta invocando una jihad globale.
La domanda fondamentale è: l’Occidente è pronto ad impedirlo?
Guerra in Medio Oriente, scopri perché la Turchia è contro Israele, cliccando qui.
La minaccia terroristica in Europa è alta
È inutile negarlo, la minaccia terroristica in Europa. Gli atti antisemiti si stanno esplodendo, in Francia infatti ci sono stati 65 arresti per questo.
La minaccia terroristica è elevata, ammette un alto dirigente dell’intelligence, tanto più che il leader di Hamas invoca una jihad globale.
In Francia, per esempio, sono stati individuati 582 siti sensibili che necessitano di sorveglianza statica. Il Louvre oggi è stato evacuato per un allarme bomba.
Venerdì un insegnante, sempre in Francia, è stato accoltellato a morte da un ceceno al grido di Allah Akbar.
La sfida sulla sicurezza in Europa, dunque, si fa intensa ed è destinata a durare, soprattutto se la guerra tra Hamas e Israele dovesse prolungarsi.
Rischio terrorismo in Italia, cosa dice la Premier Meloni
Mentre si trova in Mozambico, la Premier, in una conferenza stampa, ha affermato: “Bisogna evitare che il conflitto possa avere una escalation. È una fase molto delicata in cui bisogna mantenere il più alto livello possibile di interlocuzioni con gli alleati e gli attori che possono essere coinvolti“.
E sulla situazione in Italia, ha dichiarato: “Non c’è un livello particolare di allerta in Italia, una delle primissime cose fatte nel giorno degli attacchi di Hamas è stato rafforzare la sicurezza nei luoghi sensibili per le comunità ebraiche. I nostri servizi di sicurezza sono allertati – anche sul rischio emulazione e – alcune valutazioni si devono fare sul controllo di chi entra e arriva da fuori, in particolare dalla rotta balcanica. È uno degli elementi su cui lavoriamo incessantemente…”.
Perché Hamas continua ad attaccare Israele nonostante i tantissimi morti tra i civili palestinesi?
I morti tra i civili palestinesi superano i 1.400. Perché Hamas continua ad attaccare Israele nonostante tutto?
Le ragioni fondamentali sono tre:
- Riportare l’attenzione internazionale sul conflitto con Israele. Gli attacchi servono a sottolineare che la situazione palestinese non è stata risolta, anzi sta peggiorando sotto il governo israeliano di destra.
- I recenti progressi nella normalizzazione dei legami tra Israele e alcune nazioni arabe, come l’Arabia Saudita, potrebbero aver spinto Hamas a compiere tali attacchi per far riflettere i sauditi sul fatto che la questione palestinese è viva più che mai.
- Per guadagnare il rispetto tra i palestinesi e tra gli islamici fondamentalisti di tutto il mondo, compresi i cittadini di quegli stati che hanno stabilito relazioni con Israele. Hamas spera che questa sfida lanciata ad Israele venga celebrata.
Hamas vuole mettere in difficoltà la leadership israeliana e il suo apparato militare e di intelligence. Ma questa guerra non produrrà né vinti, né vincitori, ma solo morte e distruzione.