“Lazio per sempre? No, non cosa succederà a gennaio o a giugno“. Sono bastate queste dodici parole a Ciro Immobile per creare il panico tra i tifosi biancocelesti. E tanti cari saluti alla felicità post Atalanta. L’intervista dell’attaccante biancoceleste a Il Messaggero ha scoperchiato l’insofferenza di Ciro, non è riuscito a digerire le critiche che “una piccola parte di tifosi” gli ha rivolto per questo inizio di stagione non proprio indimenticabile. Questo lo ha condizionato, insieme ad una condizione fisica ancora non ottimale a causa di alcuni infortuni.
Un mix di situazioni che ha portato il giocatore a sfogarsi con parole che ad oggi non lasciano presagire niente di buono in vista del futuro. Immobile non è sereno, e questa mancanza di tranquillità riporta il passato ad essere attuale. Un passato chiamato Arabia, che ha corteggiato il numero 17 a suon di milioni, con Ciro che però ha detto no. Ma adesso i pensieri riaffiorano, così come sottolineato il bomber della Lazio: “Mi chiedo se ho fatto bene a restare”.
Parole che hanno diviso i tifosi sui social. Da una parte coloro che hanno preso le parti del giocatore, vogliono Immobile con la fascia sul braccio ancora per molto tempo. Dall’altra coloro che invece non hanno reputato le sue parole giuste, come se la sua titolarità fosse dovuta. E Immobile? Dopo il tifone alzato con le sue parole, il giocatore ha voluto pubblicato una foto sulle stories del suo profilo Instagram per i tifosi “Fianco a fianco. Sempre con me. Per quelli veri”.
Lazio, Immobile divide i tifosi sui social
Le dichiarazioni di Ciro Immobile hanno lasciato il segno. Tempo di leggerle che i tifosi hanno preso d’assalto i social, chi per difenderlo, chi per criticarlo. Una lotta che non accenna a smettere: “Come osate puntare il dito verso chi vi ha sempre fatto esultare ad ogni singolo gol? Rispetto per Ciro“; “Ciro non azzardarti ad andare via. La maggior parte ti vuole bene e non ti lascerà mai“; “Sempre ad esultare per ogni suo gol, e adesso al primo problema subito a dargli del bollito. Che ipocrisia”; “Speriamo sia solo uno sfogo, non posso pensare ad una Lazio senza Immboile”.
Dall’altra parte c’è chi ci riesce a pensare eccome. Alcuni tifosi infatti non hanno digerito le parole del bomber di Torre Annunziata, le hanno viste come una sorta di capriccio, e non ci hanno messo tanto per farlo presente: “Se non riesce a reggere le critiche, può tranquillamente andare”; “Se non accetta il fatto che non può giocare tutte le partite è un problema suo, non siamo al servizio di Immobile“; “Che spocchia, prima avevamo un Klose che era diventato il sostituto di Djordjevic ma non ha mai fatto polemica. Immobile cosa pretende, che tutti gli stiano appresso?”; “Basta un minimo di competizione con Castellanos e subito a piangere”.
Il futuro di Immobile
Al netto dei differenti punti di vista dei tifosi della Lazio sui social, adesso il futuro di Immobile è diventato ufficialmente un rebus. Ciro è stato chiaro, a gennaio o a giugno può succedere qualcosa. L’augurio per la stragrande maggioranza dei tifosi è che quello di Immobile sia stato solo uno sfogo. Sperano che tornando a segnare con regolarità, il giocatore possa scacciare i cattivi pensieri.
Ma al netto di questo l’Arabia non toglie gli occhi dal giocatore. L’estate scorsa la Saudi Pro League ha fatto una corte serrata al giocatore, lo avrebbe ricoperto d’oro per i prossimi tre anni (per una cifra vicina ai 20 milioni). Immobile ha detto no dopo averci pensato, ha dato priorità alla Lazio e alla Nazionale, ma se la situazione non dovesse cambiare secondo il suo punto di vista, ecco che allora l’Arabia potrebbe diventare un opzione concreta.
Che sia gennaio o giugno dipenderà anche da diversi fattori. Come quello Champions ad esempio, se la Lazio dovesse riuscire ad andare avanti in Europa, ecco allora che Ciro potrebbe continuare la sua avventura biancoceleste fino a fine stagione per poi tirare le somme e capire cosa fare del suo futuro. Magari un possibile Europeo da capitano potrebbe dare una mano. Ma fino ad allora i tifosi sperano che il suo umore possa cambiare. Lo spera anche Ciro.