Potrebbero arrivare presto delle novità sul superbonus e spiragli di proroga del bonus 110% per una parte del 2024. Le speranze sono legate a quanto afferma l’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) che è stata ricevuta al tavolo del governo al quale si è parlato anche del caro dei materiali. Non ci sono ancora dettagli previsi, ma il problema dei bonus e della scadenza del 31 dicembre 2023 è all’attenzione del governo guidato da Giorgia Meloni e del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.

L’incontro si è tenuto nella giornata di ieri, 13 ottobre, ed è stata l’occasione per il governo di fare il punto sulla legge di Bilancio 2024 in presenza delle parti sociali. La proroga del superbonus al 110 per cento di agevolazione sui lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico consentirebbe ai cantieri già partiti di portare a termine gli interventi.

Superbonus spiragli proroga 2024, così il bonus 110%

Si apre qualche spiraglio per la proroga del superbonus, soprattutto per la proroga del bonus al 110% dopo il 31 dicembre 2023. Si è espressa in questi termini l’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance), presente nella giornata di ieri al tavolo delle parti sociali con il governo in merito alla discussione sulla Manovra del 2024. Non è escluso, dunque, che possa arrivare qualche novità nella legge di Bilancio di questo autunno, con la proroga che dovrebbe interessare principalmente i condomini.

Era stata proprio dell’Ance una proposta – che non ha avuto seguito – di proroga del 110% anche dal 1° gennaio 2024 e per un periodo di sei mesi, ma solo per i lavori già avviati e che avessero raggiunto almeno il 30 per cento dello stato di avanzamento dei lavori (Sal) entro il 31 dicembre 2023. Recentemente, sono stati bocciati tutti gli emendamenti presentati al Senato in sede di conversione del decreto “Asset”, circostanza che aveva fatto chiaramente capire le intenzioni del governo di non procedere con il superbonus.

Superbonus spiragli proroga 2024, come effettuare la cessione dei crediti e lo sconto in fattura

Invece, dopo l’incontro di ieri, soprattutto i condomini potrebbero avere delle chance di vedersi allungata la scadenza delle spese in superbonus. Ciò significa che, per un periodo di tre o sei mesi, si potrebbero allungare i tempi di pagamento dei costi per i lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazione con l’agevolazione del 110%. Le imprese, inoltre, avrebbero più tempi per portare a compimento gli interventi.

Alle regole attuali, i condomini – come anche le villette e le unità abitative indipendenti – dovranno terminare i lavori entro la fine dell’anno, dopo aver ottenuto, rispettivamente, delle proroghe. I condomini che hanno presentato la Cila entro la fine del 2022 (e la delibera condominiale entro il 18 novembre 2022), hanno quale scadenza il 31 dicembre 2023 per continuare ad agevolare i lavori al 110%. Diversamente, il bonus scende al 90%. Le villette, invece, provengono dallo slittamento di scadenza del 30 settembre 2023 per tre mesi. La condizione richiesta è che, entro il 30 settembre di un anno fa, abbiano completato il 30 per cento di stato di avanzamento dei lavori.

Bonus edilizi, le novità attese nel prossimo anno

Il superbonus sui condomini continuerà a esserci anche nel 2024 ma a una percentuale dimezzata del 70% per i nuovi lavori, prima di concludere, nel 2025, con il 65%. Per le villette, invece, non ci saranno ulteriori proroghe della misura di agevolazione nel prossimo anno. In assenza di novità, infatti, i proprietari non potranno accedere alle agevolazioni nel 2024, nemmeno con l’aliquota dimezzata.

A tal proposito, è utile ricordare che entro la fine del 2023 i lavori del superbonus devono essere allineati (come stato di avanzamento) alle spese effettate dai proprietari degli immobili. Solo in questo caso – e per lavori iniziati entro il 16 febbraio 2023 – si può procedere con lo sconto in fattura o la cessione dei crediti d’imposta. Diversamente, è ammissibile la sola detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi.