Caso scommesse, ancora Spalletti: “Bisogna usare l’intelligenza. – In Italia continua a tenere banco il caso scommesse legato al calcio. Una situazione che ha coinvolto tutto il sistema calcistico e che ha avuto ripercussioni anche sulla nazionale italiana. Come già ribadito, infatti, sia Nicolò Zaniolo che Sandro Tonali si trovavano in ritiro a Coverciano quando gli è stato notificato il tutto dalle forze dell’ordine. Più volte in questi giorni, anche Luciano Spalletti ha affrontato l’argomento. In precedenza l’aveva fatto a Sky Sport, poi nella conferenza stampa pre Malta e adesso anche a Rai Sport. L’allenatore della nazionale italiana ha infatti affrontato il caso rispondendo in maniera dettagliata sulla vicenda. Di seguito le sue dichiarazioni.
Caso scommesse, parla Spalletti: “Calciatori devono fare attenzione agli sciacalli”
Prima Nicolò Fagioli, poi Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. Sono questi i tre calciatori fin qui indagati per la vicenda scommesse illegali nel mondo del calcio. Fabrizio Corona ha poi fatto anche il nome di Nicola Zalewski, ma fin qui non è stato notificato nulla al centrocampista giallorosso. Luciano Spalletti è tornato sulla questione, dichiarando: “I calciatori devono essere bravi a comprendere che sono personaggi famosi e che ci sono altri che diventano famosi andandoli a spiare e facendo sciacallaggio su di loro per avere un po’ di pubblicità”, ha spiegato l’allenatore della nazionale a Rai sport. “Serve avere consapevolezza di quello che sei e in che contesto si vive. Perché se non ce la fai a a resistere a certe tentazioni, almeno bisogna saper usare l’intelligenza e sfogare queste necessità personali in qualcosa che non intacchi la tua professione e la tua possibilità di vivere una vita così importante”.
Poi Spalletti ha cambiato argomento, parlando di Mimmo Berardi: “Berardi è il leader di questa Nazionale. Per quello che ha fatto vedere nel Sassuolo, ha già dimostrato di essere un calciatore top e di altissimo livello. Poi è a quel punto che si gioca per completare il percorso. Quando sei al top e riesci a fare le stesse cose che fai nel Sassuolo, sei un giocatore forte. Perché la sensazione di chiunque è di un calciatore fortissimo, dai colpi incredibili. Ha in canna anche quello del ko: se fosse un pugile sarebbe un peso massimo”.
Cosa rischiano i giocatori che scommettono
A regolare la questione è l’art. 24. Nello specifico, questo regola il divieto per gli sportivi professionisti non soltanto di non scommettere su siti illegali – che è invece condizione per il reato nella giustizia ordinaria – ma anche di non scommettere su competizioni della propria disciplina, quindi non solo della propria squadra. In sintesi, un calciatore non può scommettere su partite di calcio in ambito FIFA, UEFA e FIGC. Se il reato ordinario (come in questo caso scommettere su siti illegali) si risolve pagando una semplice multa, quello sportivo è più duro. In questo caso, infatti, si va incontro a “squalifica non inferiore a tre anni e l’ammenda non inferiore a 25.000 euro”. Ovvia in quel caso l’estensione della sanzione in ambito Uefa e Fifa. Quindi, come per il caso Paratici di alcuni mesi fa, anche in Premier, dove al momento militano Zaniolo e Tonali.