Una persecuzione che sarebbe durata mesi: stalking e tentata violenza sessuale negli uffici del Consiglio di Stato, dove lavoravano la donna che ha denunciato e il maresciallo della Guardia di Finanza da lei accusato e finito agli arresti domiciliari. Le accuse a carico del finanziere ora ristretto nella sua casa in Ciociaria sono pesanti e sono mosse da un’impiegata della ditta che si occupa delle pulizie a Palazzo Spada.
Tentata violenza sessuale al Consiglio di Stato: finanziere ai domiciliari
Ristretto agli arresti domiciliari e sospeso dai vertici della Guardia di Finanzia in attesa degli esiti del procedimento a suo carico. E’ questa al momento la situazione di un maresciallo della guardia di finanza originario di un piccolo centro della Ciociaria,accusato di stalking e tentata violenza sessuale nei confronti della donna che l’ha denunciato.
Il provvedimento cautelare è stato deciso dal tribunale di Roma dopo che la donna, stanca e impaurita delle attenzioni e degli assalti del militare, si è rivolta alle forze dell’ordine.
La vicenda è stata ricostruita nei dettagli nell’inchiesta della Procura di Roma affidata ai Carabinieri, alla quale hanno collaborato attivamente anche i militari della Guardia di Finanza.
I reati di stalking e di tentata violenza sessuale si sarebbero concretizzati negli uffici del Consiglio di Stato. Entrambi i protagonisti della vicenda infatti, vittima e accusato, lavoravano ogni giorno a Palazzo Spada.
La donna che avrebbe subito le molestie è un’impiegata della ditta appaltatrice del servizio di pulizie degli uffici, mentre il maresciallo della Guardia di Finanza di origine ciociara prestava da tempo lì servizio.
La denuncia e la ricostruzione dei fatti nell’inchiesta della Procura
Il maresciallo delle Fiamme Gialle, secondo le accuse avrebbe puntato la donna, dapprima facendole apprezzamenti, poi approcciandola in modo sempre più aggressivo. Un comportamento che si è prolungato per diverso tempo in un crescendo che ha spinto l’impiegata della ditta che si occupa delle pulizie a Palazzo Spada a temere per la propria incolumità.
Già dai primi approcci tentati dal finanziere infatti, la donna aveva messo bene in chiaro che non era interessata ad una conoscenza con lui. Un rifiuto che però il militare non ha affatto ascoltato, anzi.
Ritenendosi invaghito della donna avrebbe iniziato a importunarla in modo sempre più ossessivo e anche sempre più aggressivo, cercando di spingerla ad avere rapporti sessuali con lui all’interno degli uffici.
La donna ha atteso a denunciare finché la situazione non l’ha davvero spaventata. Aveva infatti paura che denunciando lo stalking e gli assalti del maresciallo della Guardia di Finanza, non sarebbe stata creduta o sarebbe sicuramente andata incontro a problemi relativi al mantenimento del lavoro. Ma quando la situazione si è aggravata, per lei andare a lavoro ogni mattina con la certezza di incontrare il suo persecutore, e la paura per la propria incolumità, si è decisa a chiedere aiuto e a denunciare il finanziere per lo stalking e le molestie subite.
Alla denuncia della donna sono subito scattate le procedure del ‘codice rosso’ che prevedono una corsia preferenziale anche con tempi procedurali abbattuti per i reati relativi alla violenza di genere, e su soggetti fragili come minori e anziani.
Chiuse le indagini, la procura romana ha chiesto l’arresto del 57enne maresciallo della Guardia di Finanza. La richiesta è stata accolta dal giudice che ha stabilito per il militare gli arresti domiciliari nella sua casa in Ciociaria. Il maresciallo respinge ogni accusa e tra qualche giorno sarà ascoltato nell’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale potrà raccontare la propria versione dei fatti e alla luce anche della sua deposizione il magistrato dovrà decidere se confermare la misura restrittiva della libertà del finanziere oppure revocare il provvedimento cautelare.