La Francia ripiomba nell’incubo degli attacchi terroristici dopo l’attentato avvenuto ieri 13 ottobre 2023 in un liceo di Arras, nel nord del Paese, a pera di un giovane ceceno. Intanto dieci persone sono state fermate dalla Polizia: tra loro anche doversi membri della famiglia dell’aggressore. L’Eliseo ha annunciato che schiererà migliaia di soldati su tutto il territorio.
Attentato ad Arras, fermate 10 persone dalla polizia in Francia
L’inchiesta sull’attacco islamico ieri in un liceo di Arras al grido di “Allah Akbar”, in cui un insegnante è stato brutalmente ucciso e altre tre persone sono rimaste ferite, ha portato già al fermo di 10 persone, attualmente in custodia della polizia. Tra i fermati ci sono diversi membri della famiglia del giovane aggressore. Ossia la madre, la sorella, lo zio e due fratelli, uno dei quali prelevato dalla cella in cui è detenuto per “associazione a delinquere di matrice terroristica”.
Il padre, radicalizzato e anche accusato di violenze coniugali, è stato espulso anni fa in Russia.
Risultano inoltre in custodia anche due bielorussi che, il giorno prima dell’incidente, si trovavano insieme all’attentatore durante un controllo di polizia. Secondo una fonte, però, al momento non ci sono elementi del loro coinvolgimento.
Eliseo: soldati della forza Sentinel sul territorio francese
All’indomani dell’omicidio dell’insegnante di francese da parte di un giovane già noto ai servizi per la sua radicalizzazione, Macron ha annunciato che fino a 7000 soldati presidieranno il Paese. Un controllo maggiore è previsto anche al confine con l’Italia. Da ieri il Paese è infatti passato al livello di allerta più alto del sistema Vigipirate.
Il presidente francese si è poi recato sul posto per incontrare i docenti e rendere omaggio alla salma del docente assassinato. Oggi 14 ottobre anche il ministro dell’Istruzione Gabriel Attal è arrivato ad Arras: ha già annunciato il dispiegamento di mille unità delle forze di sicurezza nelle scuole.
Chi è l’attentatore di Arras
Si chiama Mohammed Mogouchkov il killer entrato in azione ieri ad Arras, località dell’alta Francia. Stando a quanto emerso, era schedato per ‘rischio radicalizzazione’ da circa 10 giorni. Il ventenne ha deciso di colpire nella scuola che lui stesso aveva frequentato.
Arrivato con la famiglia in Francia all’età di 6 anni, ha solo la nazionalità russa, non avendo mai ottenuto quella francese.
Lo scorso giugno si era verificato in Francia un altro attentato per mano di un rifugiato siriano: alcuni bambini erano stati colpiti in un parco ad Annecy, nell’alta Savoia.