Omicidio Pierina Paganelli, oggi chi le ha voluto bene potrà dare l’ultimo saluto alla pensionata uccisa nel seminterrato del suo condominio la sera del 3 ottobre scorso. Mentre amici e parenti si riuniranno in occasione dei funerali, le indagini per scoprire chi abbia tolto la vita all’anziana donna vanno avanti.
Omicidio Pierina Paganelli: in un audio le urla di terrore della vittima
L’attenzione degli investigatori nelle ultime ore ha puntato su tre persone della cerchia famigliare e amicale della donna: la nuora e dirimpettaia Manuela Bianchi, che la mattina del 4 ottobre ha raccontato di essere stata la prima a rinvenire il cadavere dell’anziana suocera, l’amante di lei e anch’esso vicino di casa delle due donne, e infine il fratello di Manuela, Loris che ha raccontato di essere rimasto a casa della sorella fino a dopo le 23 la sera in cui Pierina è stata uccisa.
L’anziana donna è stata aggredita infatti nel garage del comprensorio in cui viveva, in via dei Ciclamini, a Rimini, la sera del 3 ottobre, appena rientrata in casa da una riunione del gruppo di Testimoni di Geova a cui apparteneva, esattamente alle 22.40.
A cristallizzare l’orario dell’omicidio e il terrore provato in quel momento della vittima è spuntato ieri un audio in cui si sentono le urla della povera Pierina Paganelli pochi istanti prima di morire.
Gli inquirenti hanno trovato la voce della vittima visionando le registrazioni di una telecamera di un condomino vicino al garage. La videocamera in questione non era puntata sul luogo dell’aggressione a Pierina, quindi non ci sono immagini video che riprendano il momento dell’omicidio, ma il suono, le urla, quelle sono state catturate. Ora si stanno portando avanti su quelle registrazioni indagini più in profondità per cercare di recuperare anche la voce dell’assassino.
Pierina Paganelli, le ultime notizie sulle indagini
Ma ci sono anche altre novità sulle indagini relative all’omicidio di Pierina Paganelli. Le ultime notizie riguardano l’attenzione particolare che gli inquirenti stanno dedicando alla nuora della vittima Manuela Bianchi che era anche dirimpettaia di Pierina, sull’uomo con cui la donna aveva intrapreso una relazione, e sul fratello di lei, Loris.
Manuela Bianchi è stata la prima a rinvenire il corpo senza vita della suocera in garage, la mattina del 4 ottobre, ma a dare l’allarme è stato un altro vicino, arrivato poco dopo il ritrovamento in garage, e indicato come uomo con cui la donna aveva una relazione. A entrambi è stato prelevato il DNA per procedere ai dovuti accertamenti. Così come è stato prelevato anche il DNA di Loris Bianchi, fratello di Manuela che ha testimoniato di essere stato a cena a casa della sorella la sera della morte di Pierina e di essersi intrattenuto in compagnia sua e della nipote fino a oltre le 23.
Ai tre sono state prese anche le impronte digitali e tutti sono stati anche sottoposti alla misurazione corporea.
Gli investigatori stanno anche cercando ancora la lama che ha ucciso la pensionata. L’arma con cui l’assassino si è accanito con diciassette colpi sul corpo di Pierina Paganelli non è stata ancora rinvenuta. Dall’autopsia sul corpo della donna è emerso che si tratta di un’arma da taglio con una lama di 15 centimetri.
Nei giorni scorsi a Loris Bianchi è stato sequestrato un attrezzo da giardinaggio, mentre durante una perquisizione a casa di Manuela era stato sequestrato un piccolo coltello.
Pierina Paganelli: il mistero dell’aggressione al figlio, i rapporti con la nuora
Le indagini dunque vanno avanti cercando anche di ricostruire il puzzle dei rapporti familiari di Pierina. In questa storia infatti potrebbe avere un ruolo l’aggressione, ancora coperta dal mistero, che a maggio scorso ha fatto finire uno dei figli della donna, Giuliano, in coma. Dopo mesi di ospedale l’uomo, che non ricorda nulla dell’aggressione o dell’incidente avvenuto mentre era in bicicletta, sarebbe proprio dovuto tornare a casa proprio nei giorni in cui la madre è stata uccisa.
Giuliano, con la moglie Manuela, vive sullo stesso pianerottolo dove viveva la madre. La coppia però si era momentaneamente separata e la nuora era tornata a vivere in via dei Ciclamini solo da poco. Nel frattempo, secondo quanto emerso e quanto riportato da vari organi di stampa, avrebbe anche intrecciato una relazione extra coniugale con un vicino. Cosa che l’avrebbe resa invisa e isolata nella comunità dei testimoni di Geova a cui tutti appartengono.
C’è un legame tra tutti questi elementi e l’omicidio di Pierina? E se sì, quale?