Il padre di Fagioli accusa: “I procuratori dovrebbero consigliarli”. – Il tema di maggior attualità in Italia al momento è senza dubbio quello legato allo scandalo scommesse nel calcio. Da un’inchiesta di Corona qualche mese fa su Fagioli, adesso il caso si è notevolmente allargato. Tre i nomi finiti nel registro degli indagati: Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. Più un quarto, Nicola Zalewski, che è stato accusato da Fabrizio Corona ma che non ha ancora ricevuto nessuna notifica. Insomma, un cerchio che si allarga sempre di più e che non sembra esser finito qui. La questione sembra destinata a diventare sempre più ampia e a coinvolgere altri calciatori, con Corona che ha anche annunciato di fare nomi di “non solo calciatori”. Insomma, un altro scandalo che continua ad assumere contorni rilevanti.

Nello specifico, parlando di Nicolò Fagioli, il primo a finire nella bufera, la situazione sembra iniziare a delinearsi. Fagioli potrebbe accettare infatti il patteggiamento e ridurre così la squalifica. Intanto, a “La Repubblica” ha parlato il padre del calciatore, che ha usato parole forti nei confronti dei procuratori.

Il padre di Fagioli contro i procuratori: “Dovrebbero aiutare”

Il primo ad aprire lo scandalo scommesse illegali nel calcio è stato Nicolò Fagioli. Prima l’accusa di Corona qualche mese fa, poi l’autodenuncia del calciatore alle autorità competenti, ammettendo la propria colpa. A distanza di qualche giorno, sull’argomento è tornato il padre di Fagioli in un’intervista a “La Repubblica”. Parole forti quelle del genitore del calciatore bianconero, che ha parlato così. “Non lo vedo da una settimana quasi. Con il senno di poi, posso dire che forse qualcosa lo disturbava, ma non immaginavo niente di simile. Come mia moglie, io sono a lavoro tutto il giorno”.

Il padre del calciatore ha proseguito: “Ovviamente siamo vicini a nostro figlio, come lo siamo sempre stati. Ma non possiamo fare miracoli. I club per diverse motivazioni non possono stare dietro ai calciatori in tutti gli aspetti della loro vita privata, né possiamo farlo noi genitori. Difficile una volta che i nostri figli diventano adulti e professionisti”, ha spiegato il signor Marco Fagioli.

Poi l’attacco ai procuratori. “Sarebbe utile che fossero i procuratori a stare attenti ai giovani giocatori, dandogli percezione dei rischi a cui vanno incontro. Dovrebbero seguirli e consigliarli, sarebbe molto utile. Dovrebbero aiutarli a capire quali impegni si assumono nel momento in cui firmano un contratto con un club. Così giustificherebbero tutto ciò che guadagnano. Non dico niente di ciò che ha fatto Nicolò al momento, non mi ascolterebbe nessuno ora. Ma leggo tante cose non vere”.

Fagioli, ipotesi patteggiamento

Dopo l’autodenuncia, Nicolò Fagioli potrebbe scegliere dunque la via del patteggiamento. Il calciatore ha ammesso le proprie colpe, ma adesso c’è da capire cosa realmente il centrocampista della Juve abbia fatto. Per questo Fagioli potrebbe scegliere di patteggiare. In questo caso la squalifica sarebbe immediata, ma sicuramente dimezzata visto l’atto collaborativo del calciatore bianconero. Attese comunque novità nelle prossime settimane, sia per quanto riguarda Fagioli, sia per quanto riguarda Tonali e Zaniolo.