Sugli aumenti degli stipendi dei dipendenti, il governo ha comunicato l’intenzione di investire, nella legge di Bilancio 2024, la cifra di 5 miliardi di euro, due dei quali andranno ai lavoratori della Sanità. L’annuncio è stato fatto nella giornata di ieri, 13 ottobre, alle parti sociali. Le risorse saranno investiti per far partire le trattative per il rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione e della scuola per il triennio 202-2024. Una parte delle risorse potrebbe essere investita dal governo per assicurare il bonus una tantum sugli stipendi dei dipendenti della Pa per il ritardato rinnovo dei contratti. Il bonus arriverebbe alla stregua di quanto già avvenuto nel corso del 2023, con arretrati sui mesi scoperti.
Un altro miliardo di euro, per un totale di tre, sarà destinato alla Sanità: l’esecutivo cercherà di rendere il lavoro di infermieri e medici maggiormente attrattivo anche aumentando lo stipendio netto in busta paga con una maggiore premialità del personale che svolga gli straordinari. L’obiettivo è quello di ridurre sensibilmente le liste d’attesa per visite, esami e interventi chirurgici.
Non si tratterà degli unici interventi relativi ai lavoratori alle dipendenze: per tutti, pubblici e privati, arriverà la conferma del taglio del cuneo contributivo (7% per redditi fino a 25mila euro all’anno, 6% per redditi da 25mila a 35mila euro) anche per il 2024. La misura interessa 14 milioni di lavoratori dipendenti, pubblici e privati. Inoltre, tutti i lavoratori dovrebbero beneficiare dell’accorpamento delle prime due aliquote Irpef, con l’applicazione del 23% fino a 28mila euro. Come spiegato dal governo, l’intervento – che rientra tra quelli previsti dalla legge delega di riforma fiscale – sarà in vigore per il solo 2024.
Aumenti stipendi dipendenti: per il pubblico impiego 5 miliardi nella legge di Bilancio 2024, 2 miliardi alla Sanità
Il governo ha confermato gli interventi per gli aumenti degli stipendi dei lavoratori alle dipendenze, in parte sia per i lavoratori privati che del pubblico impiego, in parte solo per questi ultimi. Per i dipendenti del comparto della Pubblica amministrazione e della scuola c’è l’esigenza di far partire le nuove trattative all’Aran per il rinnovo del triennio 2022-2024, periodo caratterizzato dall’alta inflazione e dalla perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni dei dipendenti pubblici. Secondo alcune stime, sul rinnovo dei contratti statali serviranno in tutto 30 miliardi di euro.
Il governo, nell’incontro che si è tenuto ieri 13 ottobre con le parti sociali alla presenza di Giancarlo Giorgetti (ministro dell’Economia e delle Finanze), Marina Elvira Calderone (ministra del Lavoro e delle Politiche sociali), Maurizio Leo, vice ministro del Mef, e Alfredo Mantovano, sottosegretario, ha quantificato le risorse che stanzierà nella legge di Bilancio 2024 per il rinnovo dei contratti statali in 5 miliardi di euro.
Infermieri e medici, in arrivo incrementi in busta paga sugli straordinari
Di questi fondi, due miliardi andranno per il rinnovo dei contratti di infermieri, medici e operatori socio-sanitari (Oss). Alla Sanità dovrebbe andare anche un altro miliardo di euro per un totale di tre, rispetto ai quattro richiesti dal ministro Orazio Schillaci. I soldi serviranno a premiare, tra le altre cose, i medici e gli infermieri per gli straordinari, mediante la detassazione delle ore extraorario con l’applicazione di una flat tax del 15 per cento.
Gli straordinari dovrebbero ottenere, inoltre, un aumento di importo: 50 euro l’ora per gli infermieri, 80 euro per i medici. Si punterà con il maggiore impegno a smaltire le liste d’attesa della sanità e a rendere il mestiere presso gli ospedali e le strutture pubbliche più attrattivo, anche per combattere la fuga del personale verso il privato e l’estero.
Aumenti stipendi dipendenti 2024, in arrivo il bonus una tantum in busta paga
Per i lavoratori della Pubblica amministrazione e della scuola potrebbe arrivare – a fine anno o nel 2024 – il bonus dell’1,5 per cento già versato (con interessi) nei cedolini di busta paga di agosto 2023. Si tratta di un’indennità una tantum, versata in rapporto al livello retributivo percepito, per ristorare i lavoratori del ritardato aumento degli stipendi per il nuovo contratto 2022-2024. In attesa della partenza delle trattative all’Aran, il versamento del bonus rafforza gli stipendi accompagnando anche l’indennità di vacanza contrattuale, presente nelle buste paga dei lavoratori dipendenti da aprile 2022 per il nuovo triennio.