Si infiamma il Gran Premio di MotoGP in Indonesia con la vittoria di Jorge Martin nella Sprint Race che anticipa la gara di domani. Una giornata particolarmente calda per la classifica piloti visto che Pecco Bagnaia partiva dalla 13ª posizione al contrario del rivale spagnolo che scattava dalla sesta casella. La Sprint in realtà vedeva le Aprilia in grandissima forma come tutto il weekend indonesiano, almeno fino a oggi, e in particolare Maverick Vinales in forma splendida che scattava “a razzo” al via superando il provvisorio poleman Luca Marini.

Gara abbastanza caotica nella parte centrale del gruppo con diverse cadute, tra cui quella di Marc Marquez, seguito da Aleix Espargarò e Brad Binder. Partenza sorniona, invece, per Pecco Bagnaia che montando la gomma dura all’anteriore provava a resistere nelle prime fasi di gara sperando – invano – di ottenere un vantaggio nelle fasi successive.

La vittoria dello spagnolo significa inevitabilmente il sorpasso in classifica generale piloti con Bagnaia che si ritrova così a inseguire a 7 lunghezze, con sullo sfondo la gara di domani.

MotoGP, la cronaca della vittoria di Martin nella Sprint Race in Indonesia

Mentre Vinales provava a fare il vuoto, alle sue spalle si scatenava la vera gara che vedeva coinvolti Martin, Marini, Bezzecchi e Fabio Quartararo, quest’ultimo stranamente in palla con la sua Yamaha. A partire dal sesto giro iniziava dalle retrovie la piccola rimonta di Pecco che restava settimo alle spalle del compagno di squadra Bastianini.

Strepitoso invece Bezzecchi che pur tenendo la quarta posizione, faceva registrare una serie di tempi record nonostante il “fresco” infortunio al Ranch di Valentino Rossi. Il vuoto, invece, lo avrebbe fatto di lì a poco Jorge Martin che risucchiava tutto il vantaggio a Vinales per prendersi la testa della gara e anche della classifica generale.

Sul finale, Luca Marini provava a ricucire lo strappo di Martin senza successo: il pilota spagnolo teneva botta fino alla fine e conquistava una vittoria preziosissima in ottica Motomondiale, davanti allo stesso Marini e ad un grande Bezzecchi.