Cos’è il missile Jericho? La crescente tensione tra Israele e i miliziani di Hamas pone l’attenzione sul rischio di armi nucleari. Tel Aviv infatti potrebbe decidere di manifestare la propria potenza attraverso l’uso di missili Jericho.
O forse si tratta, come già avvenuto in passato, di un deterrente per far cessare gli attacchi del nemico.
Ecco allora più nel dettaglio di cosa si tratta e perché questa arma è ritenuta davvero apocalittica.
Cos’è il missile Jericho: le caratteristiche principali
Un missile Jericho ha le imponenti dimensioni di 15 metri e mezzo di lunghezza per un peso complessivo di 21 tonnellate. La sua gittata può arrivare facilmente oltre i 4.500 km e, secondo stime elaborate dagli Stati Uniti, raggiungere perfino i gli 11.000 km.
Il suo nome riprende il racconto biblico della distruzione della città di Gerico per mano degli Ebrei capeggiati da Giosuè.
La pericolosità di questa tipologia di missile è legata al fatto che possa essere usata come vettore per una carica termonucleare.
Le stime indicano che l’arsenale di Israele sarebbe dotato di ben 90 missili di questo modello. Nel tempo la tecnologia militare ha inoltre migliorato le caratteristiche di quest’arma, aumentando come detto la sua potenza.
Lo sviluppo e i vari modelli
Israele ha infatti iniziato il programma “Gerico” fino dagli anni ’60. Inizialmente lo sviluppo di questo missile venne seguito in collaborazione con la società aerospaziale francese Dassault. Nel 1969 tuttavia la Francia si ritirò dal programma. Israele continuò lo gli studi e per la guerra dello Yom Kippur del 1973 arrivò a realizzare il modello Jericho-1 con propulsione a combustibile solido e dalle dimensioni di circa 13 metri e mezzo.
Dalla metà degli anni ’70 fino alla fine del decennio successivo Israele ha puntato a potenziare il primo modello. Nacque così il Jericho-2 che aumentava le dimensioni a 14 metri di lunghezza e 1,35 metri di diametro. Il carico tuttavia risultò invariato. La gittata però in questo modo avrebbe potuto arrivare a 3.500 km di distanza.
Anni dopo si decise di calibrare il missile su una gittata maggiore. Arrivò perciò il terzo modello. Il Jericho-3, secondo le informazioni raccolte dal Centro per gli studi strategici e internazionali (CSIS) con sede a Washington D.C, sarebbe stato testato nel 2008 e successivamente aggiunto alle dotazioni in servizio militare dal 2011.
Il nuovo modello è interamente sviluppato da Israele. Le caratteristiche sono ulteriormente migliorate rispetto alle due versioni precedenti. Jericho-3 infatti arriva ad una lunghezza di 15,5 metri e un diametro di 1,56 metri. Questa nuova tipologia è inoltre in grado di trasportare una testata termonucleare della potenza di 1 Megatone e di un peso di 750 kg.
Impressionante potenza distruttrice
Da un rapporto ufficiale diffuso al Congresso degli Stati Uniti nel 2004, Israele con il suo missile Jericho-3 sarebbe in grado di colpire facilmente l’intero Medio Oriente, parte dell’Africa ma anche arrivare in Europa e perfino nel Nord e Sud America.
Inoltre la velocità garantirebbe anche una notevole efficacia di impatto risultando di difficile intercettazione dai contro missili di difesa.
Attualmente i missili Jericho si trovano in stato di attesa posizionati in circa 90 postazioni mobili all’interno della base aerea Sdot Micha, ai piedi dei monti della Giudea. I missili sarebbero già predisposti ad un veloce trasferimento sia per mare, che per aria che per terra.
Le ampie caratteristiche di gittata porterebbero quindi ad escludere un impiego di questa arma nella guerra con la Palestina. Anche i possibili avversari come l’Iran o altri stati Arabi sono situati ad una distanza inferiore.
Tuttavia Israele potrebbe semplicemente prepararsi ad uno scenario peggiore o semplicemente potrebbe usare la minaccia nucleare per far cessare gli attacchi.