Fabrizio Corona sta dominando le pagine dei principali quotidiani sportivi e non solo in merito ai nomi dei calciatori coinvolti nel presunto giro di scommesse. L’ex paparazzo dei vip ha in programma una nuova udienza al Tribunale di Milano, fissata il prossimo 14 novembre. La motivazione riguarda la discussione relativa alla sorveglianza speciale applicatagli lo scorso 30 maggio 2012, prima del suo arresto avvenuto poi nel gennaio 2013.
Fabrizio Corona, nuova udienza a novembre: sul banco la sorveglianza speciale
Corona è perciò atteso in udienza al tribunale di Milano il prossimo 14 novembre per rivalutare, così come prevede la legge attualmente in vigore, se la pericolosità sociale accertata ormai una decina di anni fa sia ancora attuale. Si presuppone che così non dovrebbe essere dopo un percorso rieducativo e carcerario durato oltre 10 anni.
L’uomo ha chiuso i conti in sospeso che aveva con la giustizia italiana, lasciandosi alle spalle le accuse di frode e bancarotta, oltre che ricatto e una serie di violazioni durante la sua detenzione domiciliare. L’uomo è poi stato affidato ad una comunità con sede a Limbiate per combattere la tossicodipendenza. Ora che tutto questo è alle spalle, Corona è nuovamente atteso per una nuova valutazione da parte del tribunale milanese ma, vista la condotta sempre sopra le righe, l’esito è tutt’altro che scontato.
Corona e il caso scommesse
Corona è tornato alla ribalta in questi giorni per il caso scommesse, una vicenda che potrebbe sconvolgere il mondo del pallone italiano. L’ex paparazzo, oltre ai nomi di Fagioli (Juventus), Zaniolo (Aston Villa) e Tonali (Newcastle), avrebbe fatto anche quello di Zalewski (Roma) mentre non ha ancora reso note le identità di tre presidenti coinvolti, almeno secondo quelle che dichiara essere le sue fonti. Il caso scommesse è perciò destinato ad allargarsi ancora, con gli inquirenti che sono al lavoro con le indagini.
Nel frattempo, Zaniolo e Tonali hanno ammesso la colpevolezza in quanto a gioco d’azzardo, ma nulla a che fare con le scommesse sportive, limitandosi a poker e blackjack. Per il momento la Federazione italiana ha disposto il rientro nei club di appartenenza, in attesa di nuovi sviluppi riguardo al filone d’inchiesta.