Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha risposto nella giornata odierna alle accuse di antisemitismo ricevute ieri da parte di Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica a Milano. Il leader del M5S è intervenuto sui social e ha pubblicato una lettera aperta in cui risponde alle accuse e promette di citare in giudizio Meghnagi. L’intento, sostiene Conte, è di non lasciar impunita “questa grave, intollerabile diffamazione”.
Conte: “Meghnagi autore di una grave, intollerabile diffamazione”
La lettera aperta di Conte inizia con un affondo nei confronti di Meghnagi, criticandolo per un passato sostegno a Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, definiti in passato “apostoli della libertà e della nostra identità.”
“Non conosco personalmente il signor Meghnagi. Ma se il presidente di una storica comunità ebraica vuole cimentarsi nell’agone politico – come lui stesso ha dimostrato già in passato di voler fare scrivendo una lettera di compiaciuto sostegno a Meloni e La Russa, individuati come apostoli della libertà e della nostra identità – conviene che trovi, prudentemente, il modo per parlare a titolo personale senza schermarsi dietro al ruolo di rappresentanza di una intera comunità. Non a caso per quella lettera di encomio ricevette non poche critiche dalla sua stessa comunità di appartenenza.”
Conte: “Rischia che i suoi interventi scolorino come quelli di un Donzelli qualsiasi”
La lettera di Conte prosegue ipotizzando un paragone tra gli interventi di Meghnagi e quelli di Donzelli, già noto in relazione al caso Alfredo Cospito. Il leader 5Stelle, inoltre, prosegue scrivendo come Fratelli d’Italia sia tra gli oppositori della Commissione contro odio, razzismo e antisemitismo portata avanti dalla senatrice Liliana Segre, partito contro cui si è scagliato anche oggi in merito al salario minimo.
“Rischia per intenderci che i suoi interventi scolorino come quelli di un Donzelli qualsiasi che, atteggiandosi ad arrogante maître à penser, è intervenuto alla Camera dei Deputati per avanzare strampalate accuse di antisemitismo strisciante.
Accuse che arrivano da forze politiche come Fratelli d’Italia che contano in casa propria, in tutta Italia, esponenti che salgono agli onori della cronaca per aver inneggiato all’odio e nostalgie di un passato vergognoso. Una forza politica che nel 2019 si è astenuta sull’istituzione di una Commissione contro odio, razzismo e antisemitismo proposta da Liliana Segre.”