Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato oggi della guerra in Medio Oriente tra Israele e Palestina chiedendo di evitare azioni troppo violente su Gaza e biasimando la veemente risposta da parte di Netanyahu.

Putin sulla guerra in Medio Oriente: “Salvare civili a Gaza”

Il conflitto s’inasprisce giorno dopo giorno. Dopo gli attacchi del 7 ottobre Israele sta contrattaccando Gaza usando metodi ritenuti troppo ortodossi da Putin nel corso di una conferenza stampa a Bishkek, in Kirghizistan, per il vertice dei Csi. Il presidente russo ritiene che l’attacco di una settimana fa sia stato un atto violento e da punire ma al contempo paragona l’assedio alla Striscia di Gaza a quello di Leningrado nel corso della Seconda Guerra Mondiale da parte dell’esercito tedesco. A fare le spese di un possibile attacco su Gaza sarebbero i civili, per il presidente russo una situazione del genere sarebbe inaccettabile:

Lì vivono più di due milioni di persone. Non tutti sostengono Hamas.

Il rischio di un allargamento del conflitto

Nel frattempo proseguono gli scontri tra le forze militari israeliane ed alcuni alleati di Hamas. Nella giornata di oggi Ankara ha biasimato il governo israeliano denunciando violenze nei confronti dei civili palestinesi. Gerusalemme ha anche chiesto di evacuare Gaza nelle prossime ventiquattro ore. Una situazione davvero difficile che lascia presagire un possibile attacco nel territorio palestinese nelle prossime ore.

Putin: “Le armi? Provengono dall’Ucraina”

E’ probabile che le armi ucraine siano arrivate in Medio Oriente attraverso il mercato nero, afferma il presidente russo. Putin nel corso della conferenza ha detto che le armi non sono arrivate direttamente dall’Ucraina ma afferma anche di non avere dubbi che da lì arrivi una fuga di armamenti:


“Dubito che ci siano state consegne di armi dall’Ucraina, ma non ho dubbi che ci sia una fuga di armamenti da lì. È noto che il livello di corruzione in Ucraina è molto alto. Il mercato nero si sta sviluppando in modo tale che ci sono sono molti che vogliono acquistare e in Ucraina ci sono molti che vogliono vendere”