Il Crashgate del 2008 sembra un caso destinato a durare ancora a lungo dopo che i legali di Felipe Massa hanno concesso una proroga alla Formula 1 per terminare le nuove indagini. Il pilota brasiliano non ha mai smesso di credere nella giustizia, in certi casi esigendola soprattutto dopo le recenti dichiarazioni che hanno segnato una svolta nelle indagini.
L’episodio è ormai diventato celeberrimo e va ricercato nel Gran Premio di Singapore del 2008 quando Piquet jr. allora compagno di Fernando Alonso in Renault “scelse” su indicazioni del proprio team di schiantarsi, provocando l’ingresso della Safety Car e favorendo la vittoria del campione spagnolo. Una macchia nerissima sulla Formula 1 e che inizialmente era stata considerata come una giornata storta per il brasiliano e la Ferrari, soprattutto in seguito ad un caotico pit-stop di Felipe che partì con il bocchettone della benzina ancora attaccato alla monoposto.
Il 13º posto finale di Massa avrebbe concesso a Lewis Hamilton quei pochi punti necessari per avere poi la meglio a fine campionato; da quel momento, un lungo silenzio interrotto dalle parole di Piquet jr. e poi di Bernie Ecclestone che senza peli sulla lingua aveva parlato di un vero e proprio scandalo.
Crashgate, le ragioni dei legali di Massa dietro la proroga: “Vogliamo sapere la posizione della Fia”
Tornando al presente, dopo le parole del già citato Ecclestone e le azioni legali di Massa, pare che verrà osservato un periodo di “tregua” della durata di un mese. Il tempo concesso dagli avvocati dell’ex pilota brasiliano servirà alla Fia per condurre ulteriori indagini interne al Circus e verosimilmente arrivare ad una conclusione.
Le speranze di vedersi il titolo assegnato sono davvero esigue ma intanto Felipe punta ad una giustizia che darebbe certamente lustro a quella stagione condotta in maniera impeccabile, o quasi. Ecco le parole dei legali:
La FIA e la FOM stanno completando un’indagine interna e hanno chiesto un’ultima proroga alla scadenza inizialmente richiesta, dal 12 ottobre al 15 novembre. Abbiamo acconsentito, perché se la nuova amministrazione sta davvero esaminando la questione in buona fede, sicuramente giungerà alla stessa conclusione che abbiamo raggiunto noi e tante persone in tutto il mondo. Vorremmo sapere quale sia la posizione della nuova leadership della Formula 1 sullo scandalo recentemente reso noto e sull’ingiustizia subita da Massa