Dopo l’invio della recente comunicazione inviata dai sindacati alle istituzioni locali e nazionali, la Regione Umbria ha convocato una riunione riguardante la controversa questione dell’AST (Acciai Speciali Terni). L’incontro è programmato per il 16 ottobre alle 15:00 e vedrà la partecipazione del sindaco Stefano Bandecchi. Per le associazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl, questa sarà l’opportunità di esaminare i punti irrisolti, soprattutto in merito all’energia, alle infrastrutture e, alla luce delle recenti controversie, alla gestione della discarica, data l’attuale impasse nella firma dell’Accordo di programma.

Ast di Terni, Bandecchi parteciperà al tavolo con i sindacati

I sindacati sottolineano come l’Accordo strategico e il piano industriale di Ast versino in uno stato di inattività da diversi mesi, definendo tale situazione “preoccupante”. Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, ha fatto chiarezza sulla questione in un’intervista a Tag24:

“Sembra che il Comune di Terni sia il problema di AST oggi e che certe operazioni non si facciano all’AST per colpa nostra. Prima di tutto, è bene sapere che il sindaco non è obbligato a firmare nulla. Sebbene sia auspicabile che anche la giunta comunale sia d’accordo sul progetto dell’AST, ciò non è obbligatorio affinché l’AST abbia i fondi. Vado volentieri a questa riunione con i sindacati, sperando che ci siano informazioni nuove e più dettagliate per ciò che riguarda la sicurezza dei cittadini e per ciò che riguarda un ambito strategico fondamentale per l’Italia, cioè l’acciaio”.

Produzione dell’acciaio e tutela dei cittadini

Al tavolo regionale, il sindaco Bandecchi porterà la sua visione sulla produzione di acciaio, fondamentale per Terni così come per tutta Italia, ma che non può prescindere dalla tutela della salute dei cittadini.

“Io -ha dichiarato il sindaco di Terni e segretario di Alternativa Popolare- sono convinto che l’acciaio sia un elemento fondamentale del quale l’Italia non può assolutamente fare a meno. Ma, allo stesso tempo, sono anche convinto che i progetti per l’acciaio che l’Italia produce debbano essere importanti e all’avanguardia. I cittadini devono essere tutelati dall’inquinamento delle scorie ferrose bianche e nere, specialmente da quelle nere, dato che dal primo gennaio entrano in vigore in Europa le misurazioni dei metalli nell’aria e che il sindaco può andare anche in galera se non fa rispettare le leggi. A meno che non ci siano deroghe dello Stato italiano che se ne dovrà assumere la responsabilità insieme all’Arpa e alla Regione, ma prima del 1 gennaio”.

“A noi -ha aggiunto Bandecchi- che l’acciaieria faccia l’acciaio con l’idrogeno o con l’energia idroelettrica non cambia niente, perché il forno alimentato con energia idroelettrica è già alimentato ai massimi livelli con energia pulita, in quanto l’energia idroelettrica è la più pulita del mondo. A noi interessa cosa esce dal camino e quali scorie produce. Un plauso se poi invece si vorrà produrre l’idrogeno anche dall’energia idroelettrica in eccesso, ove ce ne fosse. Io ascolterò in questa riunione le istanze dei sindacalisti e di tutti, portando però le istanze di 110mila i cittadini ternani, che oggi sono tutti d’accordo con me”.