L’apertura delle indagini sul giocatore della Juventus, Nicola Fagioli, per scommesse illegali sta scuotendo il mondo del calcio. Il centrocampista bianconero, come spiegato dai suoi legali Luca Ferrari e Armando Simbari, si è autodenunciato ed è sereno. “Il nostro assistito – hanno sottolineato gli avvocati – sta affrontando con responsabilità la vicenda, in un’ottica di massima trasparenza e collaborazione con l’Autorità giudiziaria ordinaria e sportiva“.
L’inchiesta si è allargata coinvolgendo anche Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, che sono stati interrogati dalla polizia a Coverciano. Le forze dell’ordine sono arrivate verso le ore 18 e hanno chiesto di poter parlare con i due azzurri, accompagnati dal capo delegazione Gianluigi Buffon. Zaniolo e Tonali sono stati costretti a lasciare il ritiro azzurro e sono tornati nelle rispettive squadre di club. Sull’argomento è intervenuto anche il presidente dell’associazione No Game, Tiberio Patrizio, che ha parlato in esclusiva a TAG24.
Calcio scommesse, presidente Ass. No Game: “Ludopatia? Non esiste un reale motivo, non c’entra lo stress”
No Game si occupa del sostengo dei giocatori a 360 gradi, seguendoli nel loro graduale percorso di recupero. “Questa dipendenza – ha sottolineato Patrizio – non ha una ragione particolare. La ludopatia può colpire l’anziano come il benestante e il personaggio dello spettacolo. Non esiste un motivo, non è colpa dello stress o della noia”.
Il numero uno dell’associazione ha poi aggiunto: “Non è vero che non ci sono mai stati casi del genere in passato. Noi come associazione abbiamo ricevuto richieste da tre calciatori che ormai si sono ritirati. Te ne accorgi perché quando telefonano chiedono che la propria privacy venga tutelata. Quando si rendono conto che non sono seguiti da un singolo operatore ma devono rapportarsi con altri giocatori, allora non vengono più. Ovviamente non vogliono farsi riconoscere”.
Il pericolo delle piattaforme illegali
Tra i temi affrontati anche quello delle piattaforme illegali, dove avrebbero scommesso i giocatori di Juventus, Newcastle e Aston Villa. “Nella nostra associazione – ha spiegato Patrizio a TAG24 – ci sono ragazzi di 21 anni che giocano regolarmente su questo tipo di siti. Non è affatto difficile accedervi. Addirittura ci sono ragazzi che giocano senza soldi, facendosi fare credito dalle società. Noi abbiamo provato a rintracciare queste piattaforme illegali, ma ti assicuro che non è affatto facile. Sono siti che si appoggiano anche all’estero. Sicuramente la piattaforma su cui ha giocato Fagioli verrà smantellata ma ne troveranno una su cento”.
Come si esce da una situazione del genere?
“Ci vuole tanta forza di volontà. Su 500 ragazzi che abbiamo – ha commentato Patrizio – ne escono solamente in 100. Quando ti affidi a un’associazione competente smetti subito di giocare. Il problema è che poi non dura molto a lungo. Bisogna vedere se Fagioli imparerà ad apprezzare il valore dei soldi e sarà fondamentale che si contorni di veri amici”, ha detto il presidente di No Game.
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