Sette migranti sono morti in un tragico incidente in Germania: erano a bordo di un furgone guidato da trafficanti di esseri umani. L’episodio si è verificato oggi, venerdì 13 ottobre, nella zona sud del Paese, nei pressi di Muehldorf.
Il mezzo viaggiava sull’autostrada A94, che conduce verso il confine austriaco. Secondo le prime informazioni, a bordo c’erano “più di 20 persone”. Il veicolo avrebbe cercato di eludere un controllo di polizia: ne è scaturito un breve inseguimento, culminato con lo schianto del furgone. Il bilancio delle vittime è di sette persone, tra cui un bambino di circa 6 anni.
Incidente in Germania, le vittime sono 7 migranti: aperta indagine per omicidio
Stando alla ricostruzione della polizia, il furgone si è ribaltato dopo essere uscito di strada per via dell’alta velocità. Su X, le forze dell’ordine tedesche hanno riferito che secondo le prime indagini si trattava di un veicolo utilizzato dai trafficanti di migranti. Come riportano le emittenti pubbliche di Berlino, il furgone in questione sarebbe omologato per un massimo di nove persone a seconda del modello.
Sull’accaduto sono al lavoro i pubblici ministeri tedeschi, che hanno aperto un’indagine per omicidio. Secondo l’agenzia bavarese Dpa, diverse altre persone a bordo del mezzo, almeno una quindicina, sono rimaste ferite. Alcuni dei migranti, in condizioni più gravi, sono stati subito accompagnati nei vicini ospedali.
Il ministro dell’Interno bavarese: “Comportamento disumano del trafficante”
Nel commentare la notizia il ministro dell’Interno di Berlino Joachim Herrmann ha mostrato sgomento per il comportamento “disumano” di uno dei trafficanti. Anche lui ferito nell’incidente, non ha esitato a mettere a repentaglio la vita delle persone che trasportava per sfuggire al controllo di polizia.
Il comportamento disumano del trafficante, che è rimasto ferito nell’incidente e voleva evitare di essere fermato dalla polizia federale solo per salvarsi la pelle, lascia senza parole.
Herrmann ha sottolineato che l’incidente dimostra “quanto sia importante rafforzare ulteriormente i controlli immediati alle frontiere per fermare i trafficanti già al confine”.