Un ultimo passo, quello più importante, per centrare la seconda qualificazione ad un Europeo dopo il precedente nel 2016. Ne ha fatta di strada l’Albania dopo quella prima volta con Gianni De Biasi in panchina, adesso è un’altra nazionale, dove difesa e contropiede hanno lasciato spazio ad un calcio più propositivo e bello da vedere. Il primo posto nel gruppo E del girone di appartenenza ne è la conferma, il 3-0 contro la Repubblica Ceca l’ultima curva prima di un rettilineo che potrebbe portare la nazionale dell’Aquila a due teste a vivere un sogno che confermerebbe i progressi degli ultimi tempi.

Ottenuti grazie a mister Sylvinho. Il ct brasiliano ex Barcellona è stato il fattore che ha permesso all’Albania di cambiare pelle, facendole abbracciare la convinzione di poter proporre calcio attraverso un’ idea, fatta di bellezza e tecnica. Ha lavorato su ogni singolo calciatore per poi unirli tutti insieme nel segno del 4-3-3, che sta riuscendo ad esaltare le caratteristiche di ognuno, in particolare quelle di Jasi Asani, trascinatore della nazionale albanese con tre gol e due assist in sei partite.

Qualificazioni Euro 2024, quell’Albania targata Sylvinho che diverte

Il 3-0 contro la Repubblica Ceca da parte dell’Albania mette la strada in discesa per la nazionale delle Aquile, a due match dalla seconda storica qualificazione ad un Europeo. Obiettivo una vittoria contro Moldavia o Isole Far-Oer per poter ufficializzare il tutto, ma balza all’occhio come questo si stia plasmando grazie al ct Sylvinho, che alla squadra ha lasciato la sua visibile impronta tattica.

Subentrato a Edy Reja, l’ex numero collaboratore di Mancini (all’Inter) ha voluto ripartire da zero. Cambiando principalmente la testa. Sylvinho ha intravisto doti importanti sia dal punto di vista del gruppo che da quello delle individualità, ha lavorato insistentemente affinche i valori uscissero fuori senza disdegnare la voglia di imporre gioco.

Non solo il campo, per far si che il lavoro potesse continuare a migliorare Sylvinho ha chiesto supporto alla Federazione calcistica albanese sotto ogni punto di vista. Under 17, 18, 19 sparsi per tutta Europa, il brasiliano vuole avere una visione globale di ciò che l’Albania ha a disposizione per cercare di lavorare su una radice ben profonda. La testa la fa da padrona, proprio come mostrato da Sylvinho stesso, che insieme a Zabaleta e Doriva hanno deciso di vivere a Tirana per rimanere a contatto stretto con la propria realtà.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’Albania cresce di partita in partita, vince e lo fa offrendo un calcio divertente, dove non aspetta solo l’avversario, ma lo aggredisce cercando di metterlo alle strette con il palleggio e la ricerca continua della profondità, dove esterni e mezze ali sono quel valore aggiunto per creare densità in zona offensiva. Il primo posto del girone E ad oggi è il premio del lavoro svolto.

Qualificazioni Euro 2024, un’Albania nel segno di Asani

Tante individualità al servizio dell’Albania. Ma ce n’è una in particolare che sta rappresentando il Sylvinho pensiero ed idolo della tifoseria, ovvero Jasir Asani. L’esterno albanese è il moto perpetuo della nazionale rossonera, ad oggi per distacco è il fattore in più del gruppo tra accelerate, gol fantastici (vedere la rete contro la Polonia per credere) e senso di appartenenza. Quella che ha intravisto quando decise nel 2016 di scegliere l’Albania invece che continuare con la Macedonia. Jasir infatti è nato a Skopjie, la sua carriera calcistica è iniziata lì, l’Albania l’ha dovuta prima conoscere e poi abbracciare.

La stessa che non ha dato possibilità all’esterno di poter esprimere tutto il suo potenziale con il passare degli anni. Una vicenda che ha lasciato il segno al giocatore giramondo che dopo i suoi trascorsi al Partizan Tirana e in Svezia con l’AIK, ha deciso di rifugiarsi in Corea del Sud al Gwanju. 8.716 chilometri di distanza con Tirana, sono serviti questi per far si che la storia tra la Nazionae e Asani potesse sbocciare. Sylvinho lo ha studiato, e non ha avuto dubbi, ha voluto puntare forte sull’esterno di Skopjie.

I risultati? tre gol e due assist in sei partite, giocate rapide e fulminee, sinistro forte e preciso che ha messo in difficoltà tutte le avversarie del girone E, lì dove l’Albania domina a 13 punti. L’ultimo step adesso, quello più importante, una sola vittoria per poter mettere le mani sulla qualificazione.Nel segno di Sylvinho e Asani, che all’Albania hanno dato una veste nuova. Che le sta proprio bene.