La Supermedia dei sondaggi politici elaborata da YouTrend per AGI e aggiornata al 12 ottobre ci racconta quello che è successo nelle ultime due settimane stando agli istituti di rilevazione. Non ci sono grandi sorprese, se non piuttosto alcune conferme che ormai si rincorrono da diversi mesi. La coalizione di governo resta forte, anche grazie a Fratelli d’Italia, i cui eventuali cali sono a volte compensati dai colleghi di governo. Ferme invece le opposizioni, che non solo non riescono a impensierire la posizione di vertice, ma sembrano sempre più allontanarsi, intrappolati in una bolla entropica che non permette loro di superare certi risultati.
Supermedia sondaggi politici YouTrend AGI 12 ottobre: Fratelli d’Italia sale, male le opposizioni
Continua a crescere Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni ha registrato un incremento dello 0,4%, arrivando a un sostegno complessivo del 28,9%, e quindi avvicinandosi sempre di più alla soglia del 30%, confine il quale, una volta valicato, darebbe maggiore forza al principale partito di governo a un anno dall’inizio della legislatura.
Di contro, lo stesso discorso non può essere fatto per le opposizioni. Sia il Partito Democratico sia il Movimento 5 Stelle non riescono proprio a recuperare terreno e probabilmente nemmeno a impensierirsi a vicenda. Entrambi i partiti mostrano infatti segni di regresso: leggeri, ovvio, perché se il PD perde lo 0,1%, il M5S perde lo 0,2%, ma anche questi numeri sono eclatanti nel definire una sensazione di blocco per le opposizioni, che non convincono l’elettorato, soprattutto quello indeciso alla ricerca di un movimento o partito che rappresenti le vere esigenze degli italiani. Così, con queste flessioni, il PD si porta al 19,6%, restando sotto la soglia del 20%, mentre il Movimento 5 Stelle continua a non preoccupare né FdI né tantomeno i dem, calando al 16,3%.
Supermedia sondaggi politici 12 ottobre: Lega e Forza Italia in ripresa
Un altro dato interessante emerge riguardo la Lega e Forza Italia. Sotto la guida di Matteo Salvini, la Lega mostra segni di ripresa, crescendo dello 0,2% e raggiungendo il 9,5%. Questo potrebbe indicare una rinascita per il partito che ha aspirazioni di tornare alle due cifre. Allo stesso modo, Forza Italia, guidato da Antonio Tajani, ha segnato una crescita dello 0,1%, stabilendosi al 7%.
Il punto sui partiti minori
Mentre alcuni partiti crescono, altri subiscono lievi battute d’arresto. Azione, guidato da Carlo Calenda, ha visto una leggera diminuzione dello 0,1%, scendendo al 3,8%. D’altro canto, la coalizione tra Verdi e Sinistra cresce dello 0,1%, portando la loro quota al 3,4%. Italia Viva e +Europa rimangono invariate rispettivamente al 3,4% e al 2,4%. Per l’Italia con Paragone ha guadagnato terreno, aumentando dello 0,2% e raggiungendo il 2,1%. Al contrario, Noi Moderati ha subito una piccola perdita, calando dello 0,2% e posizionandosi allo 0,9%.
Supermedia sondaggi politici 12 ottobre: la tabella
Riassumiamo quanto sopra scritto nella seguente tabella, analizzando anche la variazione rispetto alla precedente rilevazione.
PARTITO | SUPERMEDIA 12 OTTOBRE | PRECEDENTE RILEVAZIONE | VARIAZIONE |
Fratelli d’Italia | 28,9 | 28,5% | +0,4% |
Partito Democratico | 19,6% | 19,7% | -0,1% |
Movimento 5 Stelle | 16,3% | 16,5% | -0,2% |
Lega | 9,5% | 9,3% | +0,2% |
Forza Italia | 7% | 6,9% | +0,1% |
Azione | 3,8% | 3,9% | -0,1% |
Alleanza Verdi e Sinistra | 3,4% | 3,3% | +0,1% |
Italia Viva | 3,4% | 3,4% | = |
+Europa | 2,4% | 2,4% | = |
Per l’Italia con Paragone | 2,1% | 1,9% | +0,2% |
Noi Moderati | 0,9% | 1,1% | -0,2% |
Considerazioni finali
Come possiamo vedere dalla tabella, il dato più rilevante degli ultimi giorni lo mette a segno Fratelli d’Italia: il partito guidato da Giorgia Meloni continua a non arretrare di un passo, anzi, avanza nel consenso dell’elettorato, che sembra registrare maggiore fiducia nella figura della premier, mentre le opposizioni si trovano in una situazione di stallo che forse non è più solo apparente. Non ci sono scossoni, né grandi movimenti nelle retrovie: per un cambiamento ci vorrebbe che la grande massa di indecisi si spostasse verso un fronte, ma per fare ciò, l’impressione è che serva davvero qualcosa di eclatante.