Se qui in Europa si stanno disputando le qualificazioni agli europei, dall’altra parte del mondo altre nazionali si stanno giocando le qualificazioni ai mondiali 2026. Anche Argentina e Paraguay sono alle prese con i propri impegni e in uno di questi l’altra notte hanno giocato contro.
Nel corso della partita del Monumental però si è registrato un episodio a dir poco disgustoso: il momento in cui Sanabria sputa a Messi.
La gara che è terminata col punteggio di 1-0 grazie al gol realizzato nei primissimi minuti da Otamendi ha vissuto momenti davvero incredibili nelle situazioni di gioco molto avvincenti che hanno portato a tenere comportamenti anche estremi tal volta nei duelli.
Non possiamo esimerci dal dire che è stata veramente una partita tosta nel vero senso della parola, maschia come si suol dire.
Nessuna delle due squadre voleva perdere anche se alla fine una compagine sconfitta dal confronto c’è stata, la nazionale del Paraguay che dopo questi 90 minuti è posizionata all’ottavo posto con un solo punto guadagnato in 3 match e rischia di non ottenere il pass per i prossimi mondiali americani del 2026 se continua così.
Sanabria sputa a Messi: il video
Sanabria, l’attaccante in forza al Torino di Ivan Juric che milita nella nostra serie A si è reso protagonista di un gestaccio che non appartiene sicuramente al mondo del calcio: ha sputato a Lionel Messi Pallone d’oro nonché capitano dell’Argentina campione del Mondo.
Il giocatore paraguaiano subentrato dalla metà della seconda frazione di gioco alcuni minuti dopo (quando l’orologio segnava l’84esimo) colto molto probabilmente dalla frustrazione agonistica per via del risultato negativo ma soprattutto per le giocate sensazionali del numero 10 dell’Inter Miami che ha mandato su di giri parecchie volte i difendenti della squadra avversaria dopo un breve battibecco proprio con Messi gli ha sputato alle spalle. Di seguito il video virale che sta facendo da poche ore il giro del web.
La replica di Messi
La gara che è terminata anche nervosamente, le sfide tra Argentina e Paraguay non sono mai monotone se seguite da questo punto di vista ha lasciato come spesso accade un pò di quell’amaretto in più nella bocca dei giocatori che hanno perso e sicuramente una gioia incontenibile per quelli che vincendo hanno consolidato il primo posto attraverso la terza affermazione consecutiva.
A fine partita come spesso accade il capitano della Seleccion non si è sottratto ai microfoni dei giornalisti che incuriositi hanno chiesto dell’accaduto al diretto interessato vittima del gesto antisportivo.
Messi però contrariamente a quanti si aspettavano una risposta ha preferito surclassare l’argomento sfiorandolo soltanto con testuali parole:
“Sì, nello spogliatoio mi hanno informato che qualcuno mi ha sputato addosso in campo, ma io non l’ho visto… La verità è che non so nemmeno chi sia, questo giocatore non lo conosco e non voglio dargli importanza nemmeno un po’, altrimenti se ne parlerà e si farà conoscere”.
Insomma fuoriclasse dentro il rettangolo di gioco non si smentisce nemmeno di fronte alle telecamere e ai microfoni, con classe immensa e in maniera eccezionale ha saputo dribblare l’argomento con stile.
A lui piace parlare con il pallone fra i piedi e quando non veste maglia, pantaloncini, calzettoni e scarpette preferisce parlare di cose di calcio e non di cose che vanno contro il calcio.
La smentita di Sanabria
Ai microfoni del dopo partita è intervenuto anche il calciatore che ha sputato, Sanabria. L’attaccante del Toro e della nazionale paraguaiana ha affrontato l’argomento senza nascondersi affermando la sua versione su quanto accaduto in mezzo al campo dopo aver battibeccato con il fantasista di Rosario:
“Ho visto le immagini sembra proprio che io sputi su Messi, ma non è così: lui era lontano, e non c’è nemmeno stata una lite. Sono solamente cose di campo”.
Argentina disgustata
Intanto in Argentina tutti tra tifosi e appassionati di calcio sono furibondi con l’attaccante del Paraguay Sanabria per lo sputo rifilato al loro idolo di sempre. Non c’è sicuramente smentita che regga o contenga la rabbia incommensurabile di chi ha amato e continua amare il “Dio del calcio”.