Milan, si ritorna a parlare del nuovo impianto di proprietà. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport sulla vicenda stadio, il presidente Paolo Scaroni non ha nascosto la propria soddisfazione per la scelta di San Donato, futura casa del Milan. “Valorizzeremo una zona isolata e poco distante dal centro di Milano con uno stadio da 70.000 posti a sedere. Ovviamente dispiace per San Siro, ma a San Donato faremo un grandissimo investimento”.

Successivamente, Paolo Scaroni analizza l’utilizzo dell’area di San Donato, sia dentro che fuori dal campo. “Sul quel terreno avremo problemi di parcheggi e di collegamenti perchè è una sorta di isola tra due strade e quindi serviranno dei ponti di collegamento con il resto della città. Faremo un’attività commerciale, quindi non un centro commerciale, ci saranno ristoranti e attività di entertainment. Sarà un luogo che vivrà tutto l’anno. Ci saranno partite e anche altri eventi, come dei concerti. Sarà un’area molto viva. Ci saranno ampi spazi verdi che diventeranno fruibili perchè saranno collegati con il resto della zona intorno“.

La data d’inaugurazione del nuovo stadio del Milan

Sulla data d’inaugurazione del nuovo stadio del MilanPaolo Scaroni si sbilancia. “Nei nostri piani, la prima partita a San Donato si giocherà all’inizio del campionato 2028-2029“.

Sull’idea del nuovo stadio del Milan nel comune di Milano, Paolo Scaroni ha spiegato: “Su questo tema ci lavoro purtroppo da anni e fin dal primo giorno, parlando con il Sindaco Sala, che ho incontrato molte volte, ho sempre avuto una differenza di vista. Io cercavo di convincerlo del fatto che dovessimo fare il nuovo stadio a Milano perché Milano deve avere uno stadio fantastico. E ci ho provato per anni. Poi è arrivato il colpo di grazia, con la sovrintendenza ha detto: “Non è il momento di esprimersi oggi, ma se dovessimo esprimerci oggi, il secondo anello non si può toccare”. Beh, questo ha messo una zeppa non definitiva ma molto importante ai sogni nostri e dell’Inter” – spiega Scaroni.

Prosegue il presidente del club rossonero: “Nel momento in cui tutto questo è diventato impossibile, abbiamo iniziato a guardare a una cosa tutta nostra, come hanno tutti i grandi club in giro per l’Europa. Se nel 2018 fossimo riusciti a convincere l’amministrazione comunale di Milano e il Sindaco avesse sposato il progetto andando anche contro le opposizioni, forse lo stadio sarebbe già in costruzione. Abbiamo perso un po’ di tempo, ma a volte gli ostacoli si trasformano in opportunità e questa di San Donato è una grande opportunità. Mi auguro che San Donato diventi altrettanto iconico di San Siro” – la speranza di Scaroni, presidente del Milan.

Milan, si prepara la gara scudetto contro la Juventus

Intanto Pioli sta preparando con i pochi giocatori a disposizione, a causa degli impegni nazionali, la gara di San Siro contro la Juventus di Allegri. L’allenatore non avrà a disposizione due dei suoi migliori giocatori, Mike Maignan e Theo Hernandez. Intanto tra pochi giorni dovrebbe rientrare a Milanello Ismael Bennacer, uno dei protagonisti dello scudetto del 2022 e potenzialmente una buona notizia per il Milan che sta degnamente sostituendo l’algerino con le ottime prestazioni di Loftus-Cheek.

Scaroni era intervenuto anche due giorni fa sui prossimi impegni e gli obiettivi del Milan: “Siamo un grande club mondiale, dobbiamo essere in Champions League perché vogliamo che i nostri tifosi nel mondo ci vedano. Questo è come ragiono io. Da questo punto di vista essere primi è un passo in quella direzione. Poi devo dire che altre partite come quella di sabato scorso mettono a repentaglio le mie coronarie, per il resto abbiamo fatto delle belle partite in questo periodo“.